ITALIA OGGI
Ctp, porte (ri)aperte ai giudici contabili
Per i magistrati della Corte dei conti si riaprono le porte della presidenza nelle commissioni tributarie. Anche i giudici contabili potranno concorrere per gli incarichi semidirettivi e direttivi nelle Ctp e Ctr, dopo l’iniziale esclusione da parte del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria che aveva suscitato un vero e proprio scontro tra toghe (si veda ItaliaOggi del 24 agosto scorso). Con una delibera adottata nella giornata di ieri, il Cpgt, organo di autogoverno della magistratura del fisco, ha fatto retromarcia e corretto i bandi in corso di espletamento per la nomina a vice presidente di sezione, presidente di sezione e presidente di commissione. Nei quali, ora, ogni riferimento ai magistrati ordinari, amministrativi e militari «deve intendersi» riferito anche a quelli contabili. Rientra così il rischio contenzioso legato ai ricorsi al Tar Lazio già depositati da alcuni giudici della Corte conti, volti alla sospensione (prima) e all’annullamento (poi) degli interpelli varati dal Cpgt. Uno scenario che avrebbe peraltro potuto innescare una reazione a catena, fornendo ai difensori delle parti un motivo ordinamentale capace di sostenere un fiume di impugnazioni di sentenze tributarie (anche pregresse). La scelta iniziale del Cpgt nasceva dal fatto che l’articolo 3 del dlgs n. 545/1992, ossia il decreto che regola l’assetto istituzionale dei tribunali del fisco, individua i presidenti di Ctp e Ctr «tra i magistrati ordinari, amministrativi o militari, in servizio o a riposo». Mentre la parola «contabili» ricorre ripetutamente nell’articolo 39 del dl n. 98/2011, che ha riformato la composizione delle commissioni con l’intento dichiarato di incrementare la presenza di magistrati togati, ma solo con riferimento ai posti da giudice. Una discrepanza che però, recita la delibera di ieri, costituisce un «mero errore di riscrittura e coordinamento da parte del legislatore», anche alla luce «del mancato aggiornamento degli altri punti del dlgs n. 545/92». Senza dimenticare che «già in precedenza non sia stato posto in dubbio il diritto di accesso dei magistrati contabili agli incarichi, come evidenziato da plurime nomine in tal senso», chiosa il Cpgt. Valerio Stroppa