FISCO: Esecutività delle sentenze, decreto attuativo in arrivo (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Question time. Il regolamento «pro-contribuente» pronto per il Consiglio di Stato
Esecutività delle sentenze, decreto attuativo in arrivo

MILANO. Il decreto sull’esecutività delle sentenze favorevoli al contribuente è in arrivo. Lo ha assicurato ieri il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, rispondendo a un question time proposto da Daniele Capezzone (Conservatori e riformisti). «Il provvedimento di natura regolamentare – si legge nella risposta del ministero -, corredato della relazione illustrativa, dell’analisi di impatto della regolazione e dell’analisi tecnico-normativa è stato predisposto ed è in corso di trasmissione al Consiglio di Stato, per il parere obbligatorio prescritto dalla legge».
Il decreto è previsto dal decreto legislativo 156/2015 che ha esteso alle sentenze emesse dai giudici tributari favorevoli al contribuente le regole vigenti nel rito civile e amministrativo in tema di esecutività immediata. La novità avrebbe dovuto entrare in vigore già dal 1° giugno ma in assenza del provvedimento regolamentare tutto è ancora in stand by. Nella sua domanda Capezzone ha chiesto al Mef «quali impedimenti stiano ritardando l’emanazione del cennato decreto attuativo», ricordando che questo era previsto dal Dlgs n. 156 del 2015.
La risposta del ministero dell’Economia, adesso, fa intravedere l’arrivo del decreto che permetterà finalmente, per le decisioni in favore del contribuente, che le somme liquidate nella decisione, riferite a imposte richieste a rimborso dal contribuente o a spese di lite poste a carico dell’ufficio, vengano erogate anche se la sentenza non è definitiva e quindi nelle more del giudizio.
La nuova norma prevede poi che per i rimborsi superiori a 10mila euro, diversi dalle spese di lite, il giudice possa subordinare l’esecutività (e quindi il pagamento in favore del contribuente) alla presentazione di una garanzia. In questa fase, peraltro, il ritardo nell’emanazione del decreto ha lasciato ai giudici tributari spazio di interpretazione sull’applicabilità “anticipata” della nuova disciplina. Francesca Milano

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