ITALIA OGGI
Lettera per proroga dei termini
Fisco, pressing dai consulenti
Anche i consulenti del lavoro in pressing per la proroga dei termini a disposizione dei contribuenti per rispondere alle richieste di informazioni, documenti e possibili anomalie recapitate in questi giorni dall’Agenzia delle entrate. Ieri la categoria ha presentato al ministero dell’economia un pacchetto di nove proposte di semplificazione, tra cui quella di mettere a regime la sospensione dal 1° luglio al 31 agosto di ogni anno dei termini per le risposte ai 36-ter e agli inviti alla compliance.
Un appello che fa seguito a quello manifestato appena 24 ore prima dai commercialisti (si veda ItaliaOggi di ieri).
«Riorganizzare il sistema tributario è assolutamente necessario per continuare, dopo l’emanazione dei primi decreti in attuazione della delega fiscale, il processo di semplificazione», ha ribadito la presidente del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, «va, quindi, nella giusta direzione l’iniziativa intrapresa dal Mef di rivedere le scadenze fiscali in un’ottica di certezza e sostenibilità».
A tale scopo sono molteplici le proposte della categoria. Primo, posticipare i termini della Certificazione unica per i sostituti d’imposta: la consegna al lavoratore dall’attuale 28 febbraio al 15 marzo, la trasmissione all’Agenzia delle entrate dall’attuale 7 marzo al 31 marzo. Secondo, prorogare in maniera stabile la data di presentazione dei modelli 770 dal 31 luglio al 30 settembre, in quanto la scadenza di luglio «coincide con numerosissimi adempimenti fiscali, peraltro notoriamente i più importanti, complessi e delicati». Terza richiesta è quella di spostare automaticamente i termini per i versamenti di Unico (16 giugno o 16 luglio con maggiorazione dello 0,40%) ogni volta che l’amministrazione finanziaria rilascia in ritardo modelli, software e moduli di controllo dei dichiarativi. Senza dimenticare la proposta in materia di Imu, Tasi, addizionali Irpef e altri tributi locali, per i quali i consulenti del lavoro chiedono un sostanziale raggruppamento degli adempimenti con il modello Unico. Una novità che, a giudizio del consiglio nazionale, «consentirebbe un duplice beneficio: per i professionisti quello di evitare la duplicazione di adempimenti nei confronti dello stesso contribuente, per quest’ultimo una certezza del debito e la possibilità di poter compensare in automatico eventuali crediti derivanti dal modello unico».
Ulteriori proposte riguardano poi l’allineamento dei termini per la trasmissione di spesometro e beni ai soci con quelli della dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta interessato dai controlli, oltre che l’incremento da 5 a 30 dei giorni disponibili per la ritrasmissione dei modelli telematici scartati dal sistema. Da ultimo, una sospensione automatica dei termini per il ricorso dopo la richiesta di autotutela presentata alle Entrate, fino alla risposta di quest’ultima. Valerio Stroppa