IL SOLE 24 ORE
La riduzione degli obblighi. Confronto a Bologna
Governo e professioni, prove di «alleanza»
Le semplificazioni vanno fatte, possono produrre crescita ma non si possono rincorrere i falsi miti, cioè che sia possibile cancellare la complessità. Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia, mette in guardia dalla faciloneria di chi afferma che le riforme si possono fare in un giorno. «Dobbiamo eliminare le complessità ingiustificate – spiega Zanetti, a Bologna, davanti a un uditorio di professionisti -. Lo scorso anno si è iniziato il percorso verso il 730 precompilato, con alcune difficoltà. Altre ce ne saranno quest’anno, per esempio ci sono stati misunderstanding tra Entrate e farmacisti.
La semplificazione del 730, però, non eliminerà la necessità di un’attività professionale come quella del commercialista se solo vogliamo dare attuazione al principio costituzionale del prelievo fiscale rapportato alla capacità contributiva». Il confronto avviene in un convegno in cui i professionisti, mettono in fila le priorità della semplificazione. «Le banche dati della Pa – dice Mirella Bonpadre, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Bologna – devono servire a fare sempre più controlli a distanza, non invasivi». «La sicurezza delle situazioni giuridiche – afferma Fabrizio Sertori, presidente dei notai – è un bene difficilmente misurabile e in generale ci si accorge dell’importanza quando ci sono rogne». «Non possiamo fare a meno di professionisti preparati, che esercitino effettivamente l’attività e siano sottoposti a formazione continua e deontologia», conclude Giovanni Berti Arnoaldi Veli, presidente dell’Ordine degli avvocati di Bologna. M.C.D.