ITALIA OGGI
I commercialisti riscrivono il calendario
Semplificazione fiscale, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec) propone il nuovo calendario degli adempimenti. Chiedendo, tra l’altro, lo stop alla presentazione del mod. 770. Con la nota informativa n. 98 del 5 settembre 2016, il Cndcec ha comunicato ai vari presidenti degli ordini territoriali di avere predisposto una prima bozza del nuovo calendario fiscale. La stesura del calendario fa seguito alla proposta di semplificazioni nel campo fiscale lanciata dallo stesso Cndcec di cui ha preso atto il viceministro dell’Economia e finanze Luigi Casero, che, è come è noto, ha attivato un «tavolo di confronto» con i vertici dei commercialisti al fine di iniziare a risolvere concretamente le problematiche fiscali che attanagliano gli operatori del settore. Proprio per questo il Consiglio nazionale ha messo nero su bianco su un foglio di calcolo una prima stesura del calendario fiscale chiedendo la collaborazione degli ordini locali per eventuali osservazioni o modifiche a detto calendario. I vari presidenti dovranno restituire al Cndcec, entro il 15 settembre prossimo, il file allegato alla nota informativa 98/2016 con le possibili modifiche del caso. La scadenza serve per far sì che possano essere rispettati i tempi nel tavolo tecnico avviato con l’esecutivo dell’Economia.
Molti gli spunti di interesse nel calendario proposto. Salta, per esempio, la presentazione del modello 770. La dichiarazione Iva annuale da febbraio passa al mese di marzo. I versamenti derivanti da Unico vengono accorpati nelle due scadenze del 31 luglio e del 31 novembre (verrebbe così a cadere la questione dei versamenti a giugno senza maggiorazione e nel mese successivo con lo 0,40%).
In relazione alle certificazioni uniche, quelle relative ai dipendenti vengono portate al 31 marzo, ma soprattutto le Cu (escluse dal 730) inerenti il lavoro autonomo vengono fatte slittare, a regime, al 31 luglio.
Si attendono dunque adesso le proposte modificative dei vari ordini locali che possono avanzare proposte e modifiche al nuovo calendario tributario. Per poi proporlo, eventualmente integrato, al tavolo tecnico aperto con il viceministro all’economia. Vincenzo D’Andò