ITALIA OGGI
Il dl fiscale è legge. Una ventina tra dm e provvedimenti per attuarlo
Decreto fiscale fase 2. Partirà a giorni, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la fase attuativa del dl n. 193/2016, approvato ieri in via definitiva dal senato (si veda ItaliaOggi di ieri). Palazzo Madama ha votato la fiducia al governo con 162 voti a favore, 86 contrari e 1 astenuto. Serviranno almeno una decina di decreti e altrettanti provvedimenti dell’amministrazione finanziaria per rendere operative le novità contenute nel dl collegato alla manovra di bilancio (si veda tabella in pagina): dalla voluntary disclosure-bis alla soppressione di Equitalia, dai nuovi adempimenti Iva anti-evasione (sui quali peraltro non sono da escludere ulteriori ritocchi nelle prossime settimane) all’addio agli studi di settore. Uno dei primi ad arrivare sarà proprio il provvedimento sulla presentazione delle istanze per aderire alla collaborazione volontaria 2.0, che l’Agenzia delle entrate dovrà perfezionare entro un mese dall’entrata in vigore della legge di conversione. Più tempo (90 giorni) per l’emanazione del dm che semplificherà la vita ai soggetti aderenti al regime forfettario: in particolare, è stato previsto che le cessioni all’esportazione non imponibili, individuate dal dpr n.633/1972, siano ammesse nel regime dei minimi, ma nei limiti e secondo le modalità stabiliti con decreto dell’Economia. Macchina attuativa da mettere in moto pure per quanto riguarda l’abolizione degli studi di settore, in sostituzione dei quali vengono introdotti, a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017, i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale. A tale scopo il Mef dovrà predisporre annualmente un decreto, anche con riferimento ai «livelli di premialità per i contribuenti più affidabili». Valerio Stroppa