Dal 1° gennaio nuove modalità di deposito dei ricorsi. Chiusura tecnica il 31/12
Il processo al Tar è telematico
Fino al 22 dicembre possibile simulare la procedura
Conto alla rovescia per il processo amministrativo telematico (Pat): si parte il 1° gennaio 2017. E per preparare gli uffici il 31 dicembre 2016 rimarranno chiusi gli uffici ricevimento ricorsi e gli uffici ricevimento atti del Consiglio di stato, del Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana e dei Tribunali amministrativi regionali. Nel frattempo è terminata (il 30 novembre 2016) la fase di sperimentazione massiva iniziata il 10 ottobre 2016.
A partire dal 1° dicembre 2016, le modalità di deposito dei ricorsi seguono le seguire le procedure ordinarie. È attiva, però, una sperimentazione libera priva di effetti giuridici. Fino al 22 dicembre 2016 sarà disponibile un ambiente di test che consente agli avvocati difensori di esercitarsi nell’utilizzo delle funzionalità di deposito ricorso e deposito atti, esclusivamente legate alla compilazione dei moduli e all’operatività del servizio di invio a mezzo Pec.
Dal 1° dicembre sono pertanto disponibili, nella sezione dedicata al Processo Aamministrativo telematico, i moduli di deposito e le nuove istruzioni a uso degli avvocati difensori. È attivo, anche durante la nuova sperimentazione libera l’apposito Help Desk dedicato agli avvocati difensori.
Con il 2017 il processo amministrativo telematico il Pat si applicherà a tutti i ricorsi nuovi depositati a partire dal 1° gennaio. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all’esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti.
Dal 1° gennaio 2017 sarà pienamente efficace e operativo il regolamento contenuto nel dpcm 16 febbraio 2016 n. 40 («Regolamento recante le regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico») corredato dell’aAllegato 1 contenente le specifiche tecniche adottate ai sensi dell’art. 19 del medesimo regolamento.
Sul sito della giustizia amministrativa è reperibile una apposita sezione dedicata al processo amministrativo telematico.
La sezione del Pat mette a disposizione oltre all’help desk, la modulistica, la documentazione operativa, i comunicati e le risposte alle domande più frequenti (Faq).
Nella sezione della documentazione operativa, tra gli altri, si trovano le istruzioni per la compilazione del modulo ricorso e per compilazione del modulo atto, le istruzioni operative e alcune guide operative per gli applicativi informatici.
Le Faq si diffondono sulla pratica dei depositi telematici, per i quali occorre utilizzare appositi modelli, da firmare digitalmente.
A questo proposito si segnala che i moduli vanno sempre firmati apponendo la firma digitale con formato Pades (file che mantiene l’estensione pdf) come indicato nelle regole tecnico-operative (dpcm 16 febbraio 2016, n.40). Non sarà possibile utilizzare un sistema di firma digitale remota. Per la configurazione del programma Acrobat Reader sul sito della giustizia amministrativa è fruibile una apposita guida.
Le Faq chiariscono, poi, che si può verificare se il deposito degli atti effettuato con posta elettronica certificata sia avvenuto correttamente.
L’invio tramite Pec genera automaticamente due ricevute: 1) ricevuta di Accettazione (generata dal proprio gestore di Pec); 2) ricevuta di Consegna (generata dal gestore di Pec del destinatario). Il sistema della giustizia amministrativa genera poi, entro le 24 ore successive, una terza ricevuta Pec. La terza ricevuta contiene le informazioni sul deposito (conferma di avvenuto deposito o motivazione per cui il deposito non è andato a buon fine).
Se qualcosa non è andato bene, sarà necessario sanare le anomalie indicate nella Pec di risposta generata dal sistema (terza ricevuta).
Va ricordato che c’è una strada alternativa al deposito via Pec e cioè il deposito con upload. Peraltro il deposito senza l’utilizzo della Pec è consentito, utilizzando la funzionalità di upcload all’interno dell’area riservata del Portale dell’avvocato, solo in due casi: a causa di problemi tecnici relativi al gestore di Pec della giustizia amministrativa, segnalati nel sito istituzionale; oppure a causa di problemi tecnici imputabili al proprio gestore di Pec. Tale disservizio dovrà essere debitamente documentato. Antonio Ciccia Messina