IL SOLE 24 ORE
Lotta all’evasione. Nuovi applicativi della Gdf
Il super-spesometro per individuare contribuenti incoerenti
Roma. La lotta alle frodi corre sempre più sulle banche dati. La Guardia di Finanza ha rilasciato ai reparti cinque nuovi applicativi informatici e aggiornato due procedure come lo «Spesometro integrato» e «Negozi giuridici». Per quest’ultimo sono stati aggiornati i dati per gli anni dal 2009 al 2016. Mentre per la caccia alle partite Iva infedeli le nuove informazioni si riferiscono alle operazioni effettuate negli anni 2012 e 2013.
Tra i nuovi dati messi a disposizione dei reparti, come spiega la circolare del Comando generale n. 0120247/2016, ci sono quelle rilevanti ai fini Iva comunicate alle Entrate, gli acquisti di beni e di prestazioni di servizi legati al turismo con importi inferiori a 1.000 euro effettuati presso commercianti al minuto e le agenzie di viaggio da cittadini non italiani e comunque extracomunitari residenti fuori dallo Stato. Non solo. Ci sono anche i dati acquisiti da operatori di San Marino e le operazioni effettuate con in Paesi black list. Tra i dati inseriti anche quelli dei contratti di leasing ricavati da modelli Intrastat, bollette doganali, comunicazioni Iva e dichiarazioni Iva.
Dalla guida operativa allegata alla circolare della Gdf e messa a punto dalle Entrate, emergono alcune curiosità sui criteri di selezione per verificare l’indice di rischio dei contribuenti. Oltre a essere stati ripuliti i dati da possibili duplicazioni, lo «spesometro integrato» classifica i soggetti Iva in “coerenti” e “incoerenti”. Dove il “bollino” di coerenza si ottiene quando il contribuente «dal lato attivo deve aver comunicato a “Spesometro” un ammontare di cessioni inferiore o uguale a quanto dichiarato nel quadro VE (cosiddetto fornitore coerente)». Stesso vale per le operazioni passive: la coerenza scatta quando lo Spesometro presenta un ammontare di acquisti inferiore o uguale a quanto dichiarato nel quadro VF (cosiddetto cliente coerente).
L’analisi di rischio con l’applicativo potrà essere effettuata anche per importi dove sono state aggiunte due nuove possibilità per affinare il tiro: “Totale imponibile ricostruito (cedente/prestatore)” relativo ai soli clienti coerenti e lo stesso totale riferito però ai soli fornitori coerenti. La selezione passa anche dai comportamenti “anomali”: chi non ha compilato il quadro VE o VF pur in presenza di una dichiarazione Iva. O ancora chi è con almeno un cliente senza però dichiarazione Iva o senza quadro VF. In questo caso le Fiamme Gialle potranno stanare i soggetti che hanno effettuato cessioni verso titolari di partiva Iva che, a loro volta, non hanno presentato dichiarazione Iva.
Con un’altra circolare (n. 0120044/2016) diramata sempre ieri dal Comando generale vengono fornite le istruzioni operative per al collaborazione tra Nucleo speciale e autorità anticorruzione. In particolare viene ricordato che i reparti potranno agire nei settori della contrattualistica pubblica e della vigilanza sull’applicazione delle norme anticorruzione. Marco Mobili