ITALIA OGGI
L’aumento di oneri e detrazioni dovrebbe fornire un quadro più completo
La precompilata 2016 punta al fai da te
La precompilata del 2016 fa il pieno di oneri e detrazioni. Grazie all’implementazione delle trasmissioni in anagrafe tributaria dal 15 aprile prossimo i contribuenti troveranno molti più dati all’interno del 730 precompilato.
L’aumento delle deduzioni e detrazioni costituisce infatti il piatto forte della precompilata 2016 e dovrebbe, almeno questa è la speranza dell’Agenzia delle entrate, far aumentare il numero dei modelli trasmessi direttamente senza integrazioni o modifiche.
Per quanto riguarda invece le modalità ed i termini di accesso il fisco conferma in toto quanto già sperimentato lo scorso anno.
Fra le nuove voci che andranno a implementare il 730 la parte del leone la faranno senz’altro le spese mediche. L’ambizioso progetto di trasmissione delle stesse e dei relativi rimborsi tramite il sistema tessera sanitaria, ha infatti coinvolto tutti gli attori del settore partendo dai medici ed arrivando fino alle strutture sanitarie.
C’è una certa curiosità nel vedere come verranno tradotti all’interno delle precompilate la mole imponente di dati trasmessi entro lo scorso 9 febbraio. È probabile che in molti casi il contribuente non trovi corrispondenza fra le spese effettivamente sostenute e quelle che verranno indicate nel 730 precompilato. Ciò potrebbe essere dovuto ad alcuni «buchi» creatisi nel sistema degli invii nella prima fase sperimentale.
Fra le altre voci di spesa che andranno ad implementare la precompilata i contribuenti troveranno poi le spese sostenute, sia in proprio che per i loro familiari a carico, per la frequenza di università statali e non statali.
Finiranno inoltre nella precompilata le eventuali spese funebri sostenute nel corso dell’anno 2015 nonché i premi versati per la previdenza complementare e i fondi integrativi della previdenza.
Per quanto riguarda la tempistica dell’operazione precompilata 2016 la data di avvio dell’operazione è fissata, anche per quest’anno, al 15 aprile. Da quella data infatti l’Agenzia delle Entrate renderà disponibili, agli utenti già in possesso delle credenziali per l’accesso, il modello 730 precompilato. Così come lo scorso anno i contribuenti accedendo alla propria partizione del sito internet delle Entrate potranno visualizzare: il modello 730 precompilato; l’esito della liquidazione in caso di invio senza modifiche e il relativo modello 730-3 con il dettaglio dei risultati della liquidazione nonché un prospetto con l’indicazione sintetica dei redditi e delle spese presenti nel 730 precompilato e delle principali fonti utilizzate per l’elaborazione della dichiarazione.
Tale prospetto conterrà anche le informazioni incomplete o incongruenti che, pur essendo a disposizione del fisco, non sono state inserite nel 730 precompilato. Queste ultime potranno essere inserite direttamente dal contribuente o dal Caf o intermediario al quale il contribuente si rivolge, previa verifica dell’esattezza delle stesse.
Anche per quanto riguarda la presentazione del modello 730 precompilato l’Agenzia conferma le modalità già sperimentate lo scorso anno. Si potrà quindi procedere con la presentazione diretta del modello precompilato da parte dello stesso contribuente o con la presentazione tramite il proprio sostituto d’imposta, un Caf o un professionista abilitato. Qualsiasi sia la modalità scelta il termine ultimo per la trasmissione telematica è fissato, per ora, al 7 luglio prossimo.
Il contribuente che intende presentare direttamente il suo 730 precompilato deve indicare i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio e compilare la scheda relativa alla scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, anche se non intende esprime alcuna scelta.
Una volta effettuate queste due aggiunte se nel precompilato non è necessario effettuare alcuna correzione o integrazione, si potrà procedere all’accettazione dello stesso senza modifiche e poi alla sua trasmissione.
Se invece è necessario correggere o integrare alcuni dati il contribuente deve modificare o integrare il modello 730 e procedere alla rielaborazione di un nuovo modello 730 precompilato. Quest’ultimo, se completo e senza errori, potrà essere accettato dal contribuente per la sua successiva presentazione. Andrea Bongi