IL SOLE 24 ORE
Dichiarazioni 2016. Entro domani i sostituti d’imposta devono trasmettere all’Agenzia le informazioni sui redditi dello scorso anno
La precompilata fa il pieno di dati
dom. 6 – ROMA. Il cerchio sta per chiudersi. Il tassello più importante per consentire al Fisco di precompilare la dichiarazione dei redditi 2016 sta per arrivare. Domani 7 marzo è l’ultimo giorno per i sostituti d’imposta, tradotto in termini più semplici datori di lavoro ed enti previdenziali, per trasmettere le certificazioni uniche: si tratta delle eredi del vecchio Cud che sono state consegnate in forma cartacea o elettronica a lavoratori e pensionati entro fine febbraio e che ora dovranno essere inviate in via telematica alle Entrate.
Un flusso che si aggiunge alle informazioni già trasmesse da quelli che vengono definiti in gergo tecnico «soggetti terzi» (banche, assicurazioni e da quest’anno anche medici, università, esercenti di onoranze funebri) e che riguardano, invece, il lato spese che danno diritto a deduzioni dal reddito imponibile o detrazioni dall’imposta. Un pacchetto rilevante (tanto per fare un paragone di questi giorni lo scorso anno l’Agenzia aveva già ricevuto 19 milioni di certificazioni uniche e oltre 100 milioni di operazioni utili a calcolare gli sconti fiscali) che servirà non soltanto per il 730. Già, perché l’area delle dichiarazioni dei redditi già predisposte dall’Agenzia sta per allargarsi con l’arrivo anche di Unico persone fisiche precompilato. A conti fatti quindi si tratterà di preparare circa 30 milioni di dichiarazioni dei redditi (20 milioni di modelli 730 a cui si aggiungono i 10 milioni di Unico). In pratica, attraverso le chiavi di accesso all’area riservata del sito delle Entrate (credenziali Fisconline o Pin dispositivo Inps), il contribuente dal prossimo 15 aprile si troverà di fronte alla possibilità di percorrere la strada del 730 o di Unico. Naturalmente ci sono casi in cui il 730 è, di fatto, inaccessibile: uno dei principali è legato al fatto che il soggetto interessato ha una partita Iva e quindi giocoforza è tenuto a presentare il modello Unico. Chi, invece, può effettivamente scegliere alternativamente tra i due modelli deve considerare alcuni aspetti. In primo luogo, quelli finanziari: solo il 730 (da inviare entro il 7 luglio alle Entrate) consente – ad eccezione dei casi in cui sono previsti controlli preventivi – di avere l’eventuale rimborso Irpef in busta paga già a partire dalla prossima estate. In secondo luogo, c’è la questione delle tutele previste per chi accetta senza modifiche il prospetto preparato dalle Entrate: l’esonero dai controlli formali vale, infatti, soltanto per il 730.
Del resto, pur in presenza di una base di dati in comune, al modello Unico precompilato mancheranno giocoforza tutta una serie di informazioni: dai redditi esteri a quelli da partecipazione, dai redditi d’impresa a quelli da lavoro autonomo. Anche per semplificare la vita ai sostituti d’imposta, infatti, i redditi d’impresa e di lavoro autonomo non occasionale, in base a quanto chiarito dall’Agenzia nell’ultima edizione di Telefisco, potranno anche quest’anno essere trasmessi senza che scattino sanzioni entro il termine per l’invio del modello 770 (la scadenza 2016 è il 1° agosto).
Tuttavia, grazie anche all’allargamento delle nuove spese arrivate quest’anno per la prima volta, si stima che il modello dovrebbe essere comunque precompilato circa per l’80 per cento. Non bisogna dimenticare comunque che i contribuenti hano ancora l’opportunità di opporsi all’inserimento di una serie di informazioni nella precompilato. Per effetto della proroga di nove giorni concessa agli operatori del settore, la possibilità di comunicare il rifiuto all’utilizzo delle spese sanitarie del 2015 potrà essere esercitata fino a mercoledì 9 marzo, accedendo all’area autenticata del sito web del Sistema tessera sanitaria (www.sistemats.it). Stesso discorso, anche se con modalità, differenti per le spese universitarie, che nella generalità dei casi interesseranno i genitori dei figli ancora fiscalmente a carico iscritti agli atenei. In questa circostanza, l’opposizione potrà essere manifestando compilando un modello ad hoc e inviandolo via mail o via fax direttamente all’agenzia delle Entrate entro lunedì 21 marzo. Quindi a partire dal giorno successivo, l’Agenzia avrà chiaro tutto il quadro dell’enorme mole di dati disponibili per predisporre le dichiarazioni precompilate da mettere a disposizione entro il prossimo 15 aprile. Giovanni Parente