IL SOLE 24 ORE
Guida al 730/1. Accesso «fai-da-te» con le credenziali dell’Agenzia, il Pin dispositivo Inps o con lo Spid -Trasmissione del modello dal 2 maggio
La precompilata si «rivela» online
L’ora X è fissata per le 12 di questa mattina: da quel momento sarà infatti possibile accedere al sito dedicato al 730 e a Unico precompilato, visualizzare la propria dichiarazione dei redditi e scoprire se è davvero più “ricca” di dati rispetto allo scorso anno. I modelli predisposti dall’agenzia delle Entrate (30milioni in tutto, di cui 20 milioni di 730 e 10 milioni di Unico Pf) contengono numerose informazioni che lo scorso anno i contribuenti hanno dovuto inserire (da soli o con l’aiuto di un intermediario). Quest’anno le modifiche o integrazioni dovrebbero essere molte meno rispetto al 95% dei casi del 2015.
Ma come si fa a visualizzare la dichiarazione? Prima di tutto bisogna sfatare un mito: l’Agenzia non invia ai contribuenti il modello precompilato, ma lo “pubblica” sul sito internet dedicato (https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it ). Può visualizzare la propria dichiarazione solo il contribuente o il suo intermediario (sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, Caf o professionista abilitato), il quale deve essere autorizzato dal cliente attraverso una delega (come riportato anche ieri su queste colonne).
Chi vuole evitare di sopportare i costi di un Caf o di un professionista per l’accesso al sistema deve essere in possesso delle credenziali (Fisconline, Inps, NoiPa, Spid o Carta servizi, si veda la grafica di fianco). Chi non ha alcun Pin può richiederlo sul sito o sulla App delle Entrate, ma con la consapevolezza che la procedura si compone di più fasi richiede comunque alcuni giorni. L’alternativa è recarsi presso un ufficio territoriale dell’Agenzia ma anche in questo caso c’è un secondo step da completare a casa.
Fino al 1° maggio, comunque, la dichiarazione può essere solo consultata. Da lunedì 2 maggio, invece, si aprirà la finestra di “operatività” durante la quale contribuenti e intermediari potranno modificare il 730, integrarlo e poi trasmetterlo. La “finestra” dovrebbe chiudersi il 7 luglio ma è probabile che già a fine aprile arrivi l’ufficializzazione della proroga che sposta il termine al 25 luglio, considerata la risoluzione in tal senso approvata dalla commissione Finanze della Camera (si veda «Il Sole 24 Ore» del 7 aprile scorso). Durante i prossimi mesi, dunque, i contribuenti potranno verificare i dati inseriti dalle Entrate e inserirne di nuovi. Va però ricordato che la modifica della precompilata fa perdere il grosso vantaggio in termini di conseguenze future: se il contribuente accetta il 730 precompilato senza modifiche, infatti, non saranno più sottoposti a controllo i documenti che attestano le spese caricate direttamente dal Fisco.
È verosimile immaginare che la presenza di un maggior numero di voci (da quelle sanitarie a quelle funebri) possa comportare un minor numero di interventi. Naturalmente non c’è solo il dato quantitativo da considerare, perché molto dipenderà dalla qualità delle informazioni trasmesse alle Entrate e caricate nella precompilata. E questo diventa un aspetto fondamentale per verificare se la precompilata 2016 è riuscita davvero a fare un passo in avanti. Ad ogni modo, il contribuente – come sottolineato dall’Agenzia a Telefisco e poi nella circolare 12/E/2016 – è tenuto a verificare i dati proposti nel modello «apportando le necessarie modifiche o integrazioni nel caso in cui riscontri dati non corretti o incompleti». Francesca Milano Giovanni Parente