FISCO: La Riscossione uguale per tutti (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Cosimo Ferri (mingiustizia) illustra l’agenda del tavolo di lavoro per riformare il testo unico
Riscossione uguale per tutti
Fine all’incompatibilità tra esecuzione ordinaria ed esattoriale

Sab. 3 – Semplificare la disciplina della riscossione nella fase contenziosa, in modo da aggiornarla e avvicinarla alle forme ordinarie di esecuzione. Al Ministero della giustizia si è insediato, con la prima riunione che si è tenuta giovedì 1° dicembre, il gruppo di lavoro affidato al sottosegretario Cosimo Ferri, con l’obiettivo di studiare la riforma del testo unico sulla riscossione, per armonizzare gli interventi normativi, di prassi e giurisprudenziali che hanno interessato nel corso degli ultimi anni la riscossione esattoriale.
L’intervento si propone di porre fine alle incompatibilità esistenti tra la esecuzione esattoriale e quella ordinaria. ItaliaOggi ne parla con il sottosegretario Ferri.
Domanda. Come mai questa iniziativa viene assunta proprio oggi?
Risposta. La materia della riscossione è al centro del dibattito politico tant’è che il recente decreto legge 193 del 22 ottobre 2016 ha dettato, tra l’altro, misure che modificheranno ulteriormente il quadro. Il gruppo di studio focalizzerà l’attenzione sugli aspetti procedurali del contenzioso esattoriale, oggetto di interventi normativi che si sono susseguiti negli anni senza quel grado di sistematicità necessario per armonizzarne gli istituti. Oltretutto, mentre il legislatore interviene di frequente (da ultimo con i decreti legge nn. 83 del 2015 e 59 del 2016) per modernizzare il processo di esecuzione, quello esattoriale continua ad essere regolato da norme datate, come il dpr 602 del 1973, e interessate da sovrapposizioni e profili di incompatibilità con la disciplina ordinaria.
Il gruppo di lavoro che si muoverà nel solco dell’armonizzazione delle discipline e dell’adeguamento degli istituti dell’esecuzione esattoriale, aspetti complessi che richiedono un’adeguata attività di studio e ricognizione della legislazione e della giurisprudenza.
D. Quali sono le normative da armonizzare?
R. Come primo obiettivo il gruppo di studio svolgerà una ricognizione delle fonti normative che regolano l’esecuzione esattoriale per approdare – all’esito dell’analisi del diritto vivente che riguarderà la giurisprudenza di legittimità – a una sintesi che riunisca e semplifichi la disciplina vigente. È necessario disporre insomma di un testo normativo che offra una rappresentazione d’insieme della riscossione anche dal punto di vista del procedimento davanti alla giurisdizione ordinaria, che sia in linea con i principi sovranazionali a tutela dei diritti del contribuente e semplifichi il rapporto tra Stato e cittadino.
D. Può fare qualche esempio specifico?
R. Tra i settori interessati possiamo citare, ad esempio, le forme di opposizione agli emessi dall’agente della riscossione, la notificazione degli atti, la disciplina della vendita immobiliare, l’accesso al giudice e la deflazione del contenzioso visti i risultati ottenuti con il reclamo e la mediazione tributaria.
D. Quali sono i casi più evidenti di disarmonie?
R. Possiamo citare i limiti di pignorabilità dei beni, che differiscono tra procedura ordinaria ed esattoriale; la circostanza che l’art. 57 del dpr 602/73 non ammetta le opposizioni previste dagli artt. 615 e 617 cpc; l’esigenza di adeguare, e raccordare con la disciplina ordinaria, alcuni aspetti dello speciale pignoramento presso terzi di cui all’art. 72-bis del sopra indicato dpr.
D. Quali sono gli istituti più importanti che saranno toccati e perché?
R. Ad esempio l’ipoteca iscritta dall’agente della riscossione che necessita di un’armonizzazione con le norme civilistiche in relazione sia ai limiti di valore imposti nella procedura speciale sia alla competenza a decidere sulla cancellazione della formalità, oggi attribuita in via esclusiva al Tribunale. Con riferimento alla vendita immobiliare occorrerebbe rimeditare prima di tutto gli aspetti che vedono quella promossa dall’agente della riscossione differire da quella ordinaria non essendo la procedura diretta da un giudice. Claudia Morelli

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