FISCO: Nuovo fisco più collaborativo (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

 

Delega fiscale. Il Governo approva in seconda lettura le misure per le imprese, la certezza del diritto e la e-fatturazione

Nuovo fisco più collaborativo

 

Sab. 18 – ROMA. Più appeal al rientro dei capitali con l’estensione della non punibilità penale e amministrativa anche per i periodi d’imposta per i quali siano già decaduti i termini per l’accertamento. Arriva il bonus fiscale per il rientro dei cervelli in base al quale il reddito prodotto in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato italiano potrà beneficiare per cinque anni di una riduzione dell’imponibile del 30 per cento. Esteso poi il regime premiale per chi sceglie la fatturazione elettronica: stop all’invio dei contratti di leasing e dell’elenco degli acquisti con San Marino. Sono le novità inserite dal Consiglio dei ministri di ieri rispettivamente nei testi sulla certezza del diritto, sull’internazionalizzazione e sulla fatturazione elettronica, che torneranno al parere definitivo delle Camere. Parere che, come prevede la delega (legge 23/2014), dovrà arrivare entro i prossimi dieci giorni.
Rientro dei capitali

Il Dlgs sulla certezza del diritto porta modifiche sul fronte del rientro dei capitali e del raddoppio dei termini di accertamento. Sul primo versante, anche le attività e le imposte riferite ad anni per i quali siano scaduti i termini per l’accertamento fiscale (4 per la dichiarazione infedele e 5 per l’omessa dichiarazione) potranno accedere alla voluntary disclosure beneficiando della riduzione delle sanzioni amministrative tributarie e della non punibilità penale. La formulazione attuale della voluntary non consente l’estensione dei benefici della procedura di collaborazione volontaria anche ai reati antecedenti all’arco temporale dei 5 anni (i tempi del penale sono più lunghi rispetto a quelli dell’accertamento tributario). Quindi si rischiava di regolarizzare sotto il profilo amministrativo ma non penale, in caso di mantenimento all’estero di capitali anche prima del 2009-2010.
Quanto al raddoppio dei termini, il nodo della fase transitoria sulla validità degli atti per l’applicazione del tempi supplementari sui controlli è stato risolto con un compromesso: sono validi gli effetti degli avvisi di accertamento, dei provvedimenti che irrogano sanzioni amministrative, i pvc della Gdf e gli inviti a comparire di cui il contribuente ne ha avuto conoscenza entro la data di entrata in vigore del Dlgs ma a condizione che questi atti controllo con la pretesa impositiva o sanzionatoria siano notificati entro il 31 dicembre 2015 (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri).

Abuso del diritto

Sull’abuso del diritto il governo ha accolto l’indicazione delle Camere di prevedere la possibilità per il contribuente di presentare alle Entrate un’istanza di interpello prima della dichiarazione o degli adempimenti tributari per conoscere se le operazioni che vuole realizzare, o che ha già realizzato, ricadano o meno sotto la tagliola dell’abuso del diritto. Mentre sul regime di adempimento collaborativo il Governo si è impegnato, come si legge nella relazione che accompagna il Dlgs sulla certezza del diritto, a regolare la rilevanza penale legata ai rischi fiscali comunicati tempestivamente al Fisco prima della presentazione della dichiarazione con un’apposita norma da inserire nel decreto sulle sanzioni fiscali penali.

Rientro dei cervelli

Il bonus per il rientro dei cervelli spetterà dall’anno d’imposta 2016 ai soggetti che nei cinque anni precedenti non siano stati residenti in Italia, che svolgano una attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano e che rivestano una qualifica per la quale sia richiesta un’alta specializzazione e la laurea. Inoltre la nuova versione del decreto internazionalizzazione introduce, come richiesto dal parlamento, la condizione delle ricadute occupazionali per accedere all’interpello sui nuovi investimenti. Questi ultimi dovranno avere «ricadute occupazionali significative in relazione all’attività in cui avviene l’investimento e durature». E per conoscere le nuove regole dell’interpello introdotto soprattutto per attrarre investitori esteri si dovranno attendere 60 giorni e non più i 90 indicati nella prima versione del decreto. Tra le altre novità, viene esclusa l’applicazione del transfer pricing «interno», ossia per le aziende residenti nel territorio italiano.

Fattura elettronica

Tra le modifiche suggerite dalle Camere sull’e-fattura, il Governo ha garantito che per i contribuenti che opteranno per l’e-fattura e la trasmissione dei dati dei corrispettivi non ci saranno costi di conservazione dei dati. Mentre per i gestori di distributori automatici la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi diventa obbligatoria. Deluse le attese delle piccole imprese e degli artigiani che chiedevano sia il credito d’imposta per adeguarsi alla trasmissione telematica dei dati di fatture e corrispettivi, sia la disapplicazione dei meccanismi del reverse charge e dello split payment. Marco Mobili  Giovanni Parente

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