IL SOLE 24 ORE
L’audizione. Pagamento dei crediti Irpef contenuto entro i sei mesi
Orlandi: rimborsi più rapidi anche per chi sceglie Unico
Roma. Rimborsi Irpef automatici o quasi. E a beneficiare delle nuove procedure di restituzione “rapida” sono anche i contribuenti affezionati a Unico. A precisarlo è la direttrice delle Entrate, Rossella Orlandi, ascoltata ieri dalla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria sulle ultime novità del 730 precompilato. Orlandi ha chiarito subito che le Entrate stanno anticipando «quasi in tempo reale, sia la liquidazione con l’erogazione di eventuali rimborsi ma anche la richiesta degli eventuali pagamenti». Più nello specifico «entro sei mesi i rimborsi vengono pagati – ha aggiunto – stiamo liquidando e anticipando la liquidazione e per la prima volta siamo riusciti a pagare anche Unico in sei mesi». Questo non vuol dire allentamento dei controlli. Se si verificano «anomalie» che generano il sospetto di «inserimento di tipo frodatorio» ha spiegato la Orlandi, i tempi si allungano e «non può scattare, in queste situazioni, l’erogazione automatica».
A 24 ore dal via dell’operazione “precompilata 2016”, comunque sia, l’audizione della Orlandi rappresenta una sorta di memorandum delle principali novità del 730. Tra queste il foglio informativo che accompagnerà la dichiarazione: «Il contribuente consultando il foglio informativo allegato alla dichiarazione, potrà rilevare eventuali incongruenze nei dati in possesso dell’Agenzia e attivarsi per aggiornare le informazioni non corrette, evitando che queste comportino l’emissione di avvisi di accertamento errati». Non solo. Nel foglio informativo transiteranno anche alcune voci di spesa che danno diritto alle detrazioni ma che richiedono il passaggio presso soggetti terzi, come ad esempio quelle del 50% e del 65% per ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche. Ma anche le spese funebri e quasi certamente anche quelle delle spese per le università private. Dall’audizione, poi, emerge che il foglio informativo conterrà anche gli eventuali rimborsi di spese mediche erogati ai contribuenti da fondi, assicurazioni o associazioni. In particolare la Orlandi ha chiarito che per quanto concerne il trattamento dei rimborsi «sono portati direttamente in diminuzione delle spese sanitarie». Con un’eccezione: «Se i rimborsi sono riferiti a spese sostenute in anni di imposta precedenti, dal momento che l’Agenzia non può conoscere se le stesse siano state effettivamente detratte dal contribuente, coerentemente al quadro normativo fiscale di riferimento, i rimborsi sono esposti nella proposta di dichiarazione tra i redditi da assoggettare a tassazione separata». In questo modo, ha aggiunto la direttrice, «se il contribuente nelle precedenti dichiarazioni dei redditi non ha portato in detrazione le spese rimborsate oppure se ha detratto le spese sostenute già al netto dei relativi rimborsi, dovrà modificare la dichiarazione precompilata eliminando i rimborsi da non assoggettare a tassazione».
Le spese sanitarie saranno comunque il vero “salto in avanti” della precompilata e per questo vanno considerate in “fase sperimentale”, così come era stata la precompilata del 2015. Tra quelle che i contribuenti potranno trovare da domani alle 12 nella precompilata ci saranno le più utilizzate: a partire dai ticket alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, dalle visite mediche alle prestazioni diagnostiche e strumentali o chirurgiche. Da venerdì, inoltre, l’Agenzia conferma che sarà possibile, accedendo direttamente al Sistema tessera sanitaria, consultare l’elenco delle spese sostenute nel 2015. Ai fini della dichiarazione però sarà sempre necessaria l’attestazione della spesa sostenuta (scontrino o ricevuta). Ci saranno anche le “ricette rosse” estratte dalla Sogei dal sistema tessera. Mancheranno i farmaci da banco in quanto le farmacie manderanno i loro dati dal prossimo anno, quando l’amministrazione proverà a inserire le prestazioni «erogate dalle strutture autorizzate anche se non accreditate al Ssn», ha precisato la Orlandi.
La precompilata, poi, si allargherà anche a Unico web ma l’esclusione dai controlli formali «nel caso di accettazione della dichiarazione proposta dall’Agenzia» si applicherà «solo nei confronti dei lavoratori dipendenti e pensionati che presentano il modello 730 precompilato». Marco Mobili
Giovanni Parente