FISCO: Parere sprint su abuso del diritto ed e-fattura (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

In Parlamento. Atteso per oggi il via libera delle commissioni Finanze di Camera e Senato sui nuovi testi

Parere sprint su abuso del diritto ed e-fattura

Roma. Arriverà oggi il via libera delle Camere alla codificazione dell’abuso del diritto, così come ai nuovi limiti per il raddoppio dei termini dell’accertamento. Con tanto di nuova misura sblocca-voluntary: la possibilità concessa dal Governo per chi aderisce al rientro dei capitali di beneficiare della causa di non punibilità per gli imponibili, le imposte e le ritenute correlati alle attività dichiarate nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria per i quali è scaduto il termine per l’accertamento. In sostanza con la voluntary senza pagare un centesimo sarà possibile chiudere per sempre i conti con il fisco per gli anni dal 2009 in giù. Sempre per oggi le due Commissioni Finanze di Camera e Senato daranno il parere definitivo anche sulla fatturazione elettronica tra privati e forse, opposizioni permettendo, già per domani potrebbe arrivare l’ok all’internazionalizzazione delle imprese.
Un colpo di acceleratore, dunque, soprattutto per il decreto sulla certezza del diritto che nelle intenzioni del Governo dovrebbe approdare in tempi rapidissimi sulla «Gazzetta Ufficiale» e sbloccare una volta per tutte la presentazione delle istanze di adesione al rientro dei capitali. «Con il parere di oggi – ha sottolineato il relatore alla Camera, Michele Pelillo (Pd) – il Governo potrà licenziare il testo definitivo sulla certezza del diritto al primo Consiglio dei ministri utile». E vista la possibile assenza la prossima settimana del Capo dello Stato per la firma del decreto nulla esclude che l’Economia possa spingere nelle prossime 48 ore e portare il testo licenziato dalle Camere all’esame del Cdm di questa settimana.

Il parere delle due Commissioni sarà votato oggi sul testo rivisto e corretto in prima lettura dal Governo sulla base delle osservazioni formulate da deputati e senatori. In particolare, come ha evidenziato il relatore al Senato, Gianluca Susta (Pd), tra le osservazioni accolte dal Governo si segnala la possibilità per il contribuente di presentare un’istanza di interpello alle Entrate per conoscere se le operazioni che intende realizzare, ovvero che siano state realizzate, costituiscano fattispecie di abuso del diritto. L’istanza – ricorda ancora Susta – va presentata prima della scadenza dei termini per la presentazione della dichiarazione o per l’assolvimento di altri obblighi tributari connessi al caso cui si riferisce l’istanza.

Sul raddoppio dei termini, oltre alla nuova disposizione sblocca-voluntary, sono state accolte due precisazioni volute dalle Commissioni Finanze. In primo luogo che le denunce dell’amministrazione finanziaria utili per far scattare i “tempi supplementari” per l’accertamento comprendono anche le denunce della Guardia di finanza. In secondo luogo è stata accolta anche la condizione che definisce espressamente gli «atti impositivi» fatti salvi alla data di entrata in vigore del Dlgs: avvisi di accertamento, provvedimenti che irrogano sanzioni amministrative tributarie, altri atti impugnabili con i quali le Entrate fanno valere una pretesa impositiva o sanzionatoria.

Sulla fatturazione elettronica tra privati, invece, il Governo ha fatto qualche resistenza in più nell’accogliere le indicazioni e le osservazioni delle commissioni Finanze, come la possibilità di un bonus fiscale per l’aggiornamento tecnologico dei soggetti che sceglieranno l’invio dei dati, così come l’eventuale esclusione dal reverse charge e dallo split payment per trasmetterà i dati. Ma tutti e due i relatori, Federica Chiavaroli (Ap) al Senato e Paolo Petrini (Pd) alla Camera, hanno sottolineato il superamento della principale criticità dell’operazione, ovvero i costi legati alla conservazione dei dati trasmessi. La soluzione adottata dal Governo è stata quella indicata dalle Commissioni e che prevede «un forte sostegno tecnologico pubblico anche ai fini della conservazione dei dati».  Marco Mobili Giovanni Parente

 

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