IL SOLE 24 ORE
Dichiarazioni 2016. L’applicativo guiderà il contribuente alla scelta tra 730 e Unico – Con le lettere recuperati 40 milioni di euro
Precompilata, cresce il database
Sono 62 milioni le certificazioni uniche inviate alle Entrate dai sostituti d’imposta
La precompilata 2016 riparte da 62 milioni di certificazioni uniche. Un maxi afflusso di dati sui redditi dello scorso anno arrivati dai sostituti d’imposta entro la scadenza del 7 marzo, che costituirà la base da cui assemblare le dichiarazioni dei redditi. Già perché questo patrimonio non sarà utilizzato solo per il modello 730 ma anche per l’Unico precompilato. Nella scelta tra i due modelli il contribuente sarà guidato al momento dell’entrata dell’applicazione con un percorso su misura. Ma non solo, perché i dati arrivati con le certificazioni uniche continueranno a rafforzare la strategia di incrocio delle informazioni che ha portato all’invio di 220mila lettere da cui sono scaturiti comportamenti virtuosi tramite il ravvedimento, che hanno portato a recuperare già 40 milioni di euro tra Irpef, addizionali locali, sanzioni e interessi.
Ma facciamo un passo indietro. Si è appena conclusa la tornata dell’invio delle certificazioni uniche relative ai redditi dello scorso anno. Il primo bilancio, che ancora non tiene conto delle correzioni trasmesse entro i cinque giorni successivi alla scadenza del 7 marzo, è di circa 62 milioni di “documenti” arrivati nei database dell’Anagrafe tributaria. Un numero consistente che probabilmente riflette una maggiore abitudine a questo adempimento, visto che la novità è stata smaltita lo scorso anno. Ma vanno considerati altri due fattori per comprenderne la portata. In primo luogo, i redditi da lavoro autonomo non occasionale e i redditi d’impresa non erano interessati dalla scadenza del 7 marzo. In base a quanto chiarito dall’Agenzia nell’ultima edizione di Telefisco, i sostituti d’imposta potranno comunicarli senza che scattino sanzioni entro il termine per l’invio del modello 770 (la scadenza 2016 è il 1° agosto). In secondo luogo, anche se il confronto potrebbe non essere del tutto omogeneo in base alle diverse condizioni e al diverso arco temporale, il 4 marzo del 2015 erano arrivate circa 19 milioni di certificazioni uniche tra quelle relative a lavoratori dipendente e autonomi.
Con le informazioni arrivate le Entrate predisporranno 20 milioni di 730 e 10 milioni di Unico precompilati. È una delle principali novità di quest’anno, anche se va considerata una serie di aspetti: solo il 730 consente normalmente di avere l’eventuale rimborso Irpef in busta paga già a partire dalla prossima estate; l’esonero dai controlli formali vale soltanto per chi accetta il 730 precompilato; il modello Unico non conterrà i redditi esteri, da partecipazione, d’impresa e da lavoro autonomo non occasionale, che quindi andranno integrati. L’applicativo che sarà predisposto per la precompilata 2016 guiderà il contribuente indirizzandolo verso la scelta del modello più a misura sulle sue caratteristiche. Dopo aver eseguito l’accesso e aver visualizzato il foglio informativo, il sistema porrà alcune domande al contribuente per capire quali sono i requisiti soggettivi e quale dichiarazione è più vicina alle sue caratteristiche.
Ma i dati delle certificazioni uniche consentiranno anche un utilizzo ulteriore. L’incrocio dei dati sui redditi ha consentito l’invio di 220mila lettere a contribuente che risultavano aver ricevuto più «Cu» ed erano a debito ma non avevano presentato nessuna dichiarazione dei redditi. Il 48% dei destinatari si è messo in regola presentando il modello Unico entro il 29 dicembre e questo ha consentito un recupero di 40 milioni di euro tra imposte e addizionali, sanzioni e interessi (l’importo finale, però, potrebbe essere ancora più alto visto che bisognerà considerare anche la cedolare secca sugli affitti).
Per quanto riguarda, invece, il rapporto con i sostituti d’imposta un’altra novità in arrivo riguarda il 730-4, ossia il prospetto con il risultato contabile dei 730 elaborato da Caf e professionisti abilitati. Da quest’anno transiteranno tutti attraverso le Entrate, tranne quelli relativi all’Inps. In questo modo ci sarà un filtro preventivo sui rimborsi da erogare e, se non ci sono anomalie, il dato verrà comunicato ai sostituti per l’erogazione dei rimborsi. Giovanni Parente