IL SOLE 24 ORE
Precompilata, debutto per 150mila
Più ingressi rispetto al primo giorno del 2015 ma i lettori segnalano criticità dai redditi alle spese
Sab. 16 – ROMA. La carica dei 150mila per il primo giorno della precompilata 2016, con punte di 4mila al minuto. La curiosità e l’attesa per la dichiarazione dei redditi con un maggior numero di dati rispetto allo scorso anno ha portato molti contribuenti ad accedere al sito dedicato delle Entrate per consultare il modello predisposto dal fisco (visto che solo dal 2 maggio si potrà intervenire accettandolo, modificandolo o integrandolo). Un numero addirittura superiore rispetto al primo giorno di un anno fa, quando gli ingressi si erano fermati a quota 120mila. Del resto, la precompilata non riguarda più solo la platea dei destinatari del 730 (circa 20milioni) ma anche il “popolo” di Unico (10 milioni).
Nel complesso la sensazione – come emerge anche dai feedback dei lettori arrivati via mail e via Twitter (si veda in pagina) – è che quello della precompilata resti ancora un sistema che deve andare a pieni giri. Da un lato c’è chi ha segnalato problemi di accesso, anche se sul lato tecnico non si sono registrate criticità su questo fronte. Si ritiene, piuttosto, che ci sia ancora un difetto di confidenza con credenziali e password. C’è, poi, chi ha “anticipato” i tempi, nonostante fosse stato già annunciato che i modelli sarebbero stati disponibili solo dopo mezzogiorno. E così è stato: alle 12,30 i 30 milioni di modelli erano online. Tra l’altro i canali di accesso si sono moltiplicati e sono diventati cinque: al pin delle Entrate, a quello dispositivo dell’Inps, si sono aggiunti NoiPa, la smart card Cns e soprattutto lo Spid (il nuovo sistema unico di identità digitale). Proprio da quest’ultima porta d’accesso sono stati in 770 a consultare la dichiarazione predisposta dal fisco.
Inoltre, continuano a essere sottolineati dai lettori problemi nei dati, in alcuni casi mancanti e in altri non corretti . Difficoltà determinate principalmente dai “fornitori”, ossia dai soggetti terzi che li hanno trasmessi all’amministrazione finanziaria. Del resto, sono arrivati circa 700 milioni di dati in più rispetto al 2015, per un controvalore in termini complessivi di bonus di 37,4 miliardi di euro. A farla da padroni sono stati i 450 milioni di dati per le spese sanitarie, che da soli “valgono” 14,5 miliardi di spese detraibili. Ma tra le novità di quest’anno ci sono anche le spese funebri (oltre 700mila), quelle universitarie e quelle legate ai bonus per ristrutturazioni e risparmio energetico degli immobili. Su questi ultimi fronti, come ricordato ieri, le voci non sono caricate direttamente nel modello ma “parcheggiate” nel foglio informativo per essere validate direttamente dal contribuente in possesso delle condizioni soggettive e oggettive per le agevolazioni. Per minimizzare l’impatto degli errori, la Sogei e l’amministrazione finanziaria hanno potenziato il sistema di filtraggio delle informazioni ricevute dall’esterno da elaborare e riversare correttamente nelle dichiarazioni. In questo modo, si è cercato di rilevare le anomalie direttamente a ridosso della fase di trasmissione per cercare di correggere in corsa ogni possibile disfunzione. Stando a quanto segnalato dai lettori e dai primi test sul campo, resterebbero complessità legate ai redditi per chi ha avuto più di una certificazione unica, su terreni e immobili ma anche sulle spese sanitarie. Aspetti da verificare nei prossimi giorni. Intanto ieri dal direttore dell’agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, è arrivato un messaggio rassicurante a «non aver paura della dichiarazione precompilata» e ad «andare sul sito dell’Agenzia e provarci». Marco Mobili Giovanni Parente