IL CORRIERE DELLA SERA
730 precompilato, come verificarlo
Dal 15 aprile le dichiarazioni 2016
Il contribuente deve solo verificare che tutto sia regolare, firmare e rimandare indietro il modulo. Un cambiamento tra turbolenze e non poche polemiche: come muoversi
Arriva l’ora X. Anzi l’ora pre. Dal 15 aprile sarà tempo di 730 precompilato ma nella versione arricchita da 700milioni di dati in più rispetto a quelli già a disposizione dell’amministrazione finanziaria, dati in gran parte legati alle spese sanitarie. Un passaggio che completa la rivoluzione copernicana varata l’anno scorso: per i dipendenti e i pensionati è il Fisco a compilare la dichiarazione dei redditi in base ai dati in suo possesso. Il contribuente deve solo verificare che tutto sia regolare, firmare e rimandare indietro il modulo. Un cambiamento tra luci e ombre che ha vissuto qualche turbolenza e non poche polemiche. Adesso però ci siamo: nel complesso i nuovi dati fissano l’istantanea delle spese mediche di 50 milioni di cittadini (e secondo le stime la dichiarazione dei redditi precompilata avrà quest’anno una «dote» di 14,5 miliardi di sconti relativi alle spese sanitarie). Un dato significativo, da cui restano escluse le sole spese sanitarie per i farmaci da banco, privi della prescrizione medica. Il varo del nuovo sistema, però, merita alcune spiegazione e qualche «istruzione per l’uso».
A chi sarà accessibile il 730 precompilato. A chi sarà accessibile il 730 precompilato? L’operazione precompilata 2016 interesserà una platea potenziale di 20 milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati, cui si aggiungono 10 milioni di contribuenti che compilano il modello Unico. Dunque, l’Agenzia delle Entrate fa sapere che con le informazioni disponibili saranno di fatto predisposti circa 20 milioni di 730 e 10 milioni di Unico tutti precompilati.
Cosa succede il 15 aprile. Che cosa succede il 15 aprile? Allo scoccare della data fatidica saranno disponibili online i due modelli in versione precompilata. Il lavoratore dipendente o il pensionato può accettare il modello 730 così com’è oppure può agevolmente modificarlo o integrarlo e trasmetterlo al Fisco, dal 2 maggio al 7 luglio, direttamente dal proprio PC o delegando il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista. Se il 730 precompilato viene accettato direttamente così com’è o modificato tramite un Caf o un professionista abilitato, si chiude così la partita con il Fisco.
Cosa fare per compilare l’Unico. E per chi compila l’Unico? Il contribuente che presenta il modello Unico precompilato può modificarlo o integrarlo e trasmetterlo al Fisco, direttamente dal proprio computer, dal 2 maggio al 30 settembre.
Come si accede al modulo. Come si accede al modulo? Occorre utilizzare le credenziali rilasciate per i servizi telematici dell’Agenzia compreso il codice Pin. Le credenziali possono essere richieste sul sito www.agenziaentrate.gov.it, presso gli uffici territoriali delle Entrate o mediante l’App dell’Agenzia.
Per chi ha il pin dell’Inps. E per chi ha già il pin dell’Inps? In quel caso è previsto un accesso attraverso il sito dell’Istituto. Ma esiste un’altra opzione che rappresenta una novità assoluta. Si tratta di Spid, il nuovo «Sistema Pubblico di Identità Digitale», che permette ai cittadini di accedere con credenziali uniche a tutti i servizi online delle pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti.
Il problema della privacy. Ma esiste anche un problema di privacy. Cosa fare se non si vuole che le spese mediche siano note al Fisco? Per quanto riguarda le spese sanitarie del 2016, il contribuente può chiedere oralmente direttamente a chi eroga il servizio sanitario (ad esempio il medico, l’odontoiatra, il laboratorio di analisi) di non inviare affatto i dati sulla spesa affrontata al «Sistema tessera sanitaria».
Gli scontrini dei farmaci. E per i farmaci? In farmacia, esistono scontrini parlanti (con indicazione del farmaco) e scontrini muti. Per non far trasmettere i dati sull’acquisto di un farmaco, sarà sufficiente non comunicare il proprio codice fiscale (presente sulla tessera sanitaria) al momento dell’emissione dello scontrino. Ma ciò non darà al contribuente il diritto alla detrazione. Isidoro Trovato