FISCO: Proroghe in standby, si «sblocca» solo il 730 (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Adempimenti. Niente decreto legge in Cdm – Renzi firma il Dpcm per il rinvio della presentazione del modello a fine luglio
Proroghe in standby, si «sblocca» solo il 730

Sentenza esecutiva (presentata come uno dei principi cardine della riforma del contenzioso tributario) rinviata a data da destinarsi. O almeno a quando il Mef non deciderà di adottare il decreto attuativo previsto dal decreto legislativo 156/2015. Da oggi sarebbe dovuto entrare in vigore il principio per il rimborso automatico di quanto versato dal contribuente risultato poi vittorioso con il Fisco in uno dei due gradi di merito. Ma l’assenza del regolamento paradossalmente ne sospende l’esecutività, anche senza una proroga al 1° settembre del termine del 1° giugno. Proroga che sarebbe ancora allo studio del Governo ma che, stando al comunicato diramato al termine del Consiglio dei ministri di ieri, non sembra essere stata più approvata.
Il mancato inserimento del pacchetto proroghe fiscali (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) in quello che, allo stato attuale, sembra essere un decreto legge dedicato solo all’Ilva impedisce anche una riammissione più ampia alla rateizzazione di debiti tributari per chi ha fatto pace con il Fisco attraverso uno degli istituti deflattivi delle liti. Il termine in questo caso è scaduto ieri e nelle intenzioni – rimaste tali anche dopo il Cdm – sarebbe dovuto slittare al prossimo 31 ottobre.
Sul fronte Equitalia c’è ancora tutto il mese di giugno a disposizione dei comuni per incassare la proroga della riscossione locale: il termine di fine mese dovrebbe a questo punto essere “dilatato” alla fine del 2016. Parte, invece, da oggi senza nessuna fase transitoria l’obbligo di notificare le cartelle e gli altri atti del concessionario pubblico attraverso la posta elettronica certificata (Pec). L’idea a cui si sta(va) lavorando era quella di sostituire nella norma del decreto legislativo 159/2015 (il decreto attuativo della delega sulla riscossione) il termine «notificati» con «emessi». Questo avrebbe comportato l’applicazione dell’invio nelle e-mail certificate dalla seconda metà del mese.
In stand by è rimasto anche il differimento per l’assegnazione ai soci e lo scioglimento di società di comodo. La bozza della norma (ipotetico articolo 8) prevede(va) uno slittamento dei termini, sia di quello del 30 settembre sia di quello del 31 maggio riservato solo agli imprenditori individuali al prossimo 30 novembre. Con lo slittamento al 16 dicembre per il versamento dell’imposta sostitutiva dovuta per portare a termine l’operazione. Una proroga peraltro motivata dalla mancata diffusione dei chiarimenti delle Entrate a riguardo. Anche se, a onor del vero, la circolare sarebbe già pronta e alla firma della direttrice Rossella Orlandi.
Pausa di riflessione di almeno un’altra settimana per il Dlgs sulle semplificazioni-bis degli adempimenti per cittadini e imprese. Il testo dovrebbe arrivare prima del 12 giugno: termine ultimo per esercitare la delega per il correttivo e sfruttare così i 90 giorni di bonus dei pareri parlamentari.
La sola certezza sulle proroghe resta lo slittamento per la presentazione del730. Il Dpcm è stato firmato dal presidente del Consiglio Renzi e attende solo la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale». Il nuovo termine dovrebbe essere il 22 luglio, anche se all’ultim’ora potrebbe essere portato al 23 luglio con conseguente differimento al successivo lunedì 25. M.Mo. G.Par.

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