FISCO: Senza proroga la voluntary è a rischio (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

 

 

 

Senza proroga la voluntary è a rischio

 

 

 

Se è vero che la voluntary disclosure rappresenta l’ultima spiaggia offerta ai contribuenti “infedeli”, è anche vero che questa spiaggia si sta erodendo. Il tempo stringe e il 30 settembre – data ultima per presentare l’istanza di collaborazione volontaria – è sempre più vicino. Ma la corsa contro il tempo è anche una corsa a ostacoli: la procedura è complessa e a poco più di due mesi dalla scadenza manca ancora il decreto sul raddoppio dei termini. La lentezza con cui stanno arrivando all’agenzia delle Entrate le domande è una spia d’allarme che andrebbe considerata, soprattutto perché il fallimento dell’“operazione-disclosure” significherebbe di fatto la rinuncia a gettito tributario previsto.

Tra le possibili soluzioni da considerare c’è quella della proroga dei termini, anche solo al mese di dicembre. Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, che la presentazione della domanda rappresenti solo un primo step con il quale il contribuente si autodenuncia, lasciando più tempo ai calcoli-rompicapo a cui sono chiamati gli intermediari.

 

 

 

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