IL SOLE 24 ORE
Accertamento. Sotto la lente delle Entrate le anomalie tra volume d’affari dichiarato e i dati comunicati dai clienti
Spesometro, 20mila lettere in arrivo
Gli invii per la compliance effettuati nel 2016 salgono oltre quota 743mila
La campagna di invii per la compliance delle Entrate si avvicina al traguardo di fine anno con il pacchetto di spedizioni che prende le mosse dallo spesometro. Sotto osservazione degli uffici dell’Agenzia sono finite, infatti, le incongruenze tra il volume d’affari dichiarato rispetto ai dati comunicati dai clienti attraverso lo spesometro. Gli alert in partenza sono 20.383 che portano oltre quota 743mila le lettere di compliance inviate quest’anno dall’agenzia delle Entrate per allertare i contribuenti di anomalie nella dichiarazione.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo era stata anticipata tra le righe della circolare 42/E/2016 dello scorso ottobre sul ravvedimento operoso, in cui si spiegava che i destinatari di questo tipo di comunicazioni sarebbero tutte quelle partite Iva che, per il periodo d’imposta 2013, hanno omesso, in tutto o in parte, di dichiarare i ricavi conseguiti.
Anche questa volta – come già accaduto a novembre con l’invio di 60mila comunicazioni sulla dichiarazione Iva 20015 – l’Agenzia ha utilizzato l’indirizzo Pec dei contribuenti Iva e inserito l’informativa nel cassetto fiscale.
Le lettere inviate ieri contengono:
codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
codice atto;
totale operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi Iva;
le istruzioni per consultare il dettaglio dei dati relativi all’anomalia riscontrata.
Come spiega il provvedimento emanato ieri dall’Agenzia, il contribuente può integrare le informazioni a disposizione con elementi utili a spiegare l’anomalia riscontrata dall’incrocio dei dati attraverso la Pec (posta elettronica certificata) o con l’aiuto degli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni.
Se invece l’anomalia riscontrata è dovuta effettivamente a un errore o a una dimenticanza del contribuente quest’ultimo può sanare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso, che prevede una riduzione delle sanzioni modulata in base ai tempi di regolarizzazione.
La campagna 2016 di lettere ha riguardato diverse situazioni: dagli studi di settore al Vies, dalla dichiarazione precompilata a quella sull’imposta sul valore aggiunto.
Per quanto riguarda le comunicazioni uniche (quelle relative a diverse tipologie di redditi tra cui quelle di locazione, gli assegni all’ex, i redditi diversi) i primi dati parziali indicano che le regolarizzazioni si aggirano intorno al 42% se si considerano gli oltre 178mila invii tra giugno e settembre. E per il prossimo anno (come anticipato su queste colonne ieri) si prevede di arrivare a quota 800mila invii, per poi procedere a una riduzione nel 2018. Ma attenzione per chi non si metterà in regola o non fornirà spiegazioni sulle anomalie i controlli sono dietro l’angolo Federica Micardi Giovanni Parente