ITALIA OGGI
Il comitato di esperti Sose ha approvato ieri gli aggiustamenti per le dichiarazioni 2016
Studi, correttivi sulla coerenza
Nuova categoria per l’impatto della crisi economica
Studi di settore: correttivi anticrisi anche per l’analisi di coerenza economica. È questa la nuova categoria di correttivi che va ad aggiungersi alle altre quattro già utilizzate in passato, approvate ieri dalla commissione degli esperti riunitasi presso la Sose.
La novità di quest’anno, applicabile sul periodo d’imposta 2015, riguarda dunque l’introduzione di una nuova generazione di correttivi i cui effetti si faranno sentire sui calcoli dei valori soglia per gli indici di coerenza relativi a redditività e marginalità. Questa nuova categoria di correttivi era stata oggetto di esplicita richiesta da parte delle categorie economiche rappresentate nella commissione, in particolare Cna e Rete Imprese Italia, nell’ultima riunione tenutasi lo scorso 2 dicembre.
La motivazione di una tale richiesta si basa sul fatto che se vengono applicati dei correttivi alla stima dei ricavi per tener conto della crisi economica, che anche nel 2015 si è fatta sentire sui fatturati e sulla redditività delle imprese e delle attività professionali, non è poi sostenibile che gli indici di coerenza pretendano invece dei valori allineati ad analisi che non considerano gli effetti della crisi stessa.
La nuova generazione di correttivi risolverà alla radice tale problema uniformando allo stato di crisi economica entrambe le analisi elaborate dal software Gerico.
L’introduzione dei nuovi correttivi dovrebbe migliorare anche la selezione delle posizioni dei contribuenti da sottoporre a controllo ed estendere l’applicazione del meccanismo premiale a tutti coloro che fino ad ora non ne hanno potuto beneficiare proprio per la mancanza di coerenza economica dovuta all’effetto distorto sopra ricordato.
Oltre ai nuovi correttivi sulla coerenza economica, hanno poi trovato conferma quelli già noti e utilizzati ossia i correttivi di settore, quelli individuali, quelli relativi alla territorialità e alla normalità economica.
Anche per quest’anno la revisione congiunturale delle variabili del software Gerico si è basata sul monitoraggio dell’andamento dei vari settori economici nel corso del 2015 e sui dati contenuti nelle comunicazioni annuali e nelle dichiarazioni Iva 2016 presentate entro lo scorso mese di febbraio.
Le analisi mostrate da Sose hanno evidenziato che nel corso dell’anno 2015, nonostante alcuni timidi segnali positivi, i volumi di ricavi generati dalle imprese sono ancora lontani da quelli fatti registrare nel 2010, anno già peraltro inciso dalla crisi.
La necessità di riproporre i correttivi anticrisi anche per l’esercizio 2015 ha trovato poi ulteriore riscontro dalle analisi effettuate dalla Sose attraverso l’utilizzo di fonti autorevoli quali Prometeia, Istat, Banca d’Italia, Mise, Angaisa. A ciò si sono aggiunte anche una notevole mole di dati delle Associazioni di categoria, che hanno inviato oltre 100 mila casi di imprese su cui effettuare le analisi 2015 a confronto con il 2014
L’approvazione dei correttivi anticrisi da utilizzare in Unico 2016 è giunta nell’ultimo giorno utile secondo la scaletta prevista nella riunione della commissione degli esperti del 2 dicembre scorso. Rispetto allo scorso anno l’approvazione dei correttivi anticrisi è arrivata dunque con nove giorni di anticipo.
È abbastanza difficile ipotizzare che un così breve anticipo nei tempi consenta di rilasciare la versione del software Gerico utile per i calcoli non a ridosso delle scadenze di pagamento di Unico.
Sempre nella giornata di ieri occorre segnalare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n.75 del 31-3-2016) del Decreto del 17 marzo 2016 di approvazione di una modifiche agli studi di settore applicabili al periodo di imposta 2015.
Nello specifico tale decreto contiene alcune modifiche alla territorialità degli studi di settore nonché alcune correzioni alle note tecniche e metodologiche. Andrea