IL SOLE 24 ORE
Fisco e contribuenti. Il ministero ha annunciato l’abolizione dello strumento di accertamento per questi lavoratori autonomi ma per ora si prevede il «correttivo» per ingegneri, notai, revisori, periti
Studi di settore dei professionisti in revisione
Sab. 27 – Con il provvedimento 31160 di ieri l’agenzia delle Entrate ha pubblicato la lista degli studi di settore che saranno sottoposti a revisione nel corso del 2016. Fra i revisionati anche gli studi di ingegneri, notai, revisori, periti industriali e contabili appartenenti al mondo delle professioni; questo nonostante il ministero dell’Economia ne avesse già annunciato l’abrogazione, per tutti i professionisti, fin già dal periodo d’imposta 2016. L’operazione riguarderà, dunque gli studi applicabili nel periodo d’imposta 2016, studi che saranno allegati ad Unico 2017.
Con il provvedimento di ieri sono state, altresì apportate alcune variazioni alla modulistica riguardante il periodo d’imposta 2015. La modifica non introduce nulla di nuovo rispetto alla modulistica originaria approvata con provvedimento del direttore delle Entrate dello scorso 29 gennaio, ma mira solo alla correzione di un refuso presente nelle istruzioni sostituendo le parole “quote di ammortamento” con “canoni di locazione finanziaria”. Si tratta, infatti, delle istruzioni ai quadri contabili F (imprese) e G (professionisti) concernenti i nuovi campi 6 del rigo F18 e 2 del rigo G12 destinati ad ospitare la quota parte deducibile (maggiorazione del 40%) eccedente rispetto al costo sostenuto, dei canoni di locazione finanziaria, determinata per effetto delle agevolazioni introdotte dai commi 91 e 92 dell’articolo 1 della legge di Stabilità 2016.
Stando sempre agli annunci del ministero dell’Economia gli studi di settore in revisione con il provvedimento di ieri dovrebbero essere quelli “della semplificazione”. Nel 2016, infatti, dovrebbe iniziare un percorso parallelo alle revisioni ordinariamente previste, che vedrà la sperimentazione su un gruppo di studi in revisione di una nuova metodologia di costruzione degli studi stessi che potrebbe portare alla riduzione sia del numero degli studi che alla riduzione del numero dei cluster, oltre che del numero di informazioni necessarie per la loro costruzione. Su come ciò avvenga, non ci sono a oggi ancora informazioni certe; tant’è, però, che l’annunciata abolizione sul comparto professionisti mal si concilierebbe con la programmata revisione per le categorie professionali più sopra richiamate.
Le modifiche programmate con questa tornata di revisioni riguardano generalmente gli studi di settore approvati con riferimento al periodo d’imposta 2013, con l’unica eccezione dei notai il cui primo anno di applicazione è stato invece il 2014. Per questa categoria, quindi, si anticipano i tempi previsti per la revisione; tempi che ordinariamente scontano una cadenza triennale, ma che in questo caso “accelerano” rispetto all’intervallo programmato.
Fra gli studi oggetto di specifica modifica con questa sessione di revisioni vi sono fra gli altri i commercianti al dettaglio di frutta e verdura, i pescivendoli, quelli di calzature e pelletterie le macellerie ed i fioristi. In revisione ci sono pure i supermercati e i discount, i bar e gli hotel. Saranno interessati da una nuova versione anche tutti gli studi di settore riguardanti le varie categorie di agenti e rappresentanti, i cui studi sono modulati a seconda della tipologia di attività delle ditte mandanti. Lorenzo Pegorin Gian Paolo Ranocchi