MONDOPROFESSIONISTI
Basta tagli lineari in materia di geografia giudiziaria
Appello dell’Oua al termine dell’incontro con il presidente della commissione ministeriale sulla geografia giudiziaria, Michele Vietti
Gio.24 – No alla logica dei tagli lineari, sulla riorganizzazione delle Corti d’Appello e dei Tribunali, servono scelte incentrate su criteri di efficienza ed efficacia. Con questo messaggio, una delegazione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, composta dal segretario, Stefano Radicioni, dal vice coordinatore dell’Assemblea dei delegati, Marco Pilia, dal coordinatore della Commissione Oua sulla geografia giudiziaria, Nicola Artese, ha incontrato il presidente della Commissione ministeriale sulla revisione della geografia giudiziaria, Michele Vietti. Tra i temi del confronto i contenuti del documento presentato dall’Oua (frutto del lavoro dell’apposita Commissione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, con la collaborazione di personalità esterne impegnate in prima linea nelle diverse regioni per ridefinire una nuova visione della razionalizzazione degli uffici giudiziari) che ha approfondito la questione e avanzato delle proposte. Alla fine della riunione Stefano Radicioni, segretario Oua, ha sottolineato che si è trattato di un incontro positivo. “Il pericolo che la logica prevalente continui ad essere quella dei tagli – osserva il segretario Oua – è fondato. Non si deve demolire la giustizia di prossimità, accentrandola in poche sedi. Si deve evitare di ripetere gli errori del passato: eliminare uffici efficienti, scaricando il tutto su strutture impreparate a più complessi carichi di lavoro. Oltretutto, sarebbe utile conoscere quanto abbiano fatto risparmiare queste scelte: a distanza di anni non c’è ancora un bilancio, una tabella che riassuma il rapporto costi-benefici. Positiva l’introduzione del principio della specificità territoriale e la volontà di interlocuzione con i territori. Dopo i lavori della Commissione guidata da Vietti, – conclude Radicioni – nella quale erano anche presenti i rappresentanti del Cnf, il nostro obiettivo è dialogare direttamente con il ministro Orlando. Siamo disponibili ad avanzare proposte alternative, pur di salvaguardare il principio di efficienza e di garanzia della qualità dell’offerta del servizio giustizia in tutto il Paese, in modo omogeneo, al fine di assicurare i necessari presidi di legalità per i cittadini e le imprese”.