IL CENTRO – L’Aquila
«Difficile salvare i tribunali ma non voglio arrendermi»
Il sottosegretario Chiavaroli al convegno organizzato dai giovani avvocati Di Pangrazio: «I nostri uffici giudiziari sono al servizio di decine di comuni»
Ven.1 – AVEZZANO. «Il tribunale di Avezzano va salvato con un ragionamento maturo e globale». Questo quanto riferito alla platea di avvocati e amministratori dal sottosegretario di Stato per la Giustizia, Federica Chiavaroli, intervenuta ieri al convegno «Riforma della geografia giudiziaria. Riflessioni a confronto» organizzato dall’Associazione italiana giovani avvocati. La nutrita platea dell’ex Arssa ha ascoltato con interesse gli interventi di tutti i relatori per giungere poi alla formulazione di domande mirate alla Chiavaroli e ai colleghi avvocati. «Il tribunale di Avezzano è diverso dagli altri perché è a disposizione di decine di comuni e di un territorio molto vasto», ha commentato il sindaco, Gianni Di Pangrazio, «si devono valutare molti fattori quando si parla della possibile chiusura. Qui, per esempio, c’è l’Università di Teramo e la stiamo tutelando trasferendola al centro della città per renderla ancora più accogliente. L’eliminazione del palazzo di giustizia creerebbe grossi problemi». Dello stesso parere anche il presidente dell’Aiga di Avezzano, Luca Sanità, che ha ribadito il valore dell’associazione sul territorio e l’impegno costante che tutti i giovani avvocati hanno messo per l’organizzazione dell’evento. Nei loro interventi, sia il presidente del tribunale, Eugenio Forgillo, sia il presidente dell’ordine degli avvocati, Franco Colucci, hanno evidenziato il lavoro del tribunale e si sono detti pronti a lottare affinchè non venga chiuso. Per ora, infatti, la norma che prevede la soppressione dei tribunali minori – tra cui quelli di Lanciano, Vasto e Sulmona – è sospesa fino al 2018. Questo però non vuol dire che il problema è archiviato, ma solo rimandato. «Sono in una posizione scomoda», ha affermato la Chiavaroli, «dovrei alzare le mani e dire mi arrendo, ma non è nel mio carattere. L’Abruzzo è stato interessato dalla riforma giudiziaria perché ha quattro tribunali soppressi con una sospensione ferma fino al 2018. È lo stato peggiore nel quale potevamo trovarci, anche perché avendo dei tribunali che risultano di fatto soppressi non abbiamo problemi di carenze di personale o di tirocinanti». Secondo il sottosegretario: «Le istituzioni tutte dovrebbero avere la maturità di sedersi e capire quali sono le esigenze di questa Regione. Non credo che riusciremo a difendere tutti e 4 i tribunali e se mettiamo a fare una lotta tra poveri credo che ne esca perdente tutto l’Abruzzo. L’invito è quello di arrivare uniti in parlamento e presentare una proposta di legge seria e matura nell’interesse del sistema della giustizia in Abruzzo». Eleonora Berardinetti