IL SOLE 24 ORE
I numeri in campo
26 – Le Corti d’appello
Attualmente le Corti d’appello presenti sul territorio sono 26, a cui si aggiungono 3 sezioni distaccate (Bolzano, Sassari e Taranto). La riforma della geografia giudiziaria perfezionata nel 2012 non ha toccato gli uffici di secondo grado, mentre ha tagliato 30 tribunali, soppresso le sezioni distaccata e accorpato un gran numero di uffici del giudice di pace
6 – I maxi distretti
Soltanto 6 distretti superano i 4 milioni di abitanti amministrati (Milano, Roma, Venezia, Napoli, Torino e Bologna), pari al 20% del totale.
Quattro distretti (nell’ordine Firenze, Brescia, Bari e Palermo) superano i due milioni di abitanti amministrati, pari al 13% del totale.
Nove distretti amministrano più di 1 milione di abitanti (Catania, Genova, Ancona, Catanzaro, Trieste, L’Aquila, Lecce, Cagliari e Salerno). Il distretto di Perugia si colloca sotto il milione di abitanti (884.000), mentre 7 distretti amministrano poco più di 500.000 abitanti (Potenza, Messina, Sassari, Taranto, Reggio Calabria, Trento e Bolzano). Chiudono la classifica i 2 micro-distretti di Caltanissetta e Campobasso, con meno di 500.000 abitanti amministrati. Alla fine, 10 distretti da soli amministrano il 70% della popolazione, mentre 19 amministrano meno di 2 milioni di abitanti ciascuno
4 – Le sedi in Sicilia
Il più grande distretto d’Italia per estensione territoriale (Torino) copre due regioni (Piemonte e Valle D’Aosta), mentre la Lombardia vanta due distretti (Milano e Brescia) come Sardegna (Sassari e Cagliari), Campania (Napoli e Salerno) e Calabria (Catanzaro e Reggio Calabria) oltre al Trentino Alto Adige (Trento e Bolzano). La Puglia che, con meno di 20.000 chilometri quadrati di territorio ne conteggia 3 (Bari, Lecce e Taranto) e la Sicilia addirittura 4 (Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta)
32 – I mesi per smaltire l’arretrato
Quanto a performances, alcuni dati sono incoraggianti – con 11 Corti ove si registra un calo delle pendenze pari o superiore al 20% nell’ultimo quinquennio – tuttavia è altrettanto vero che il rapporto tra pendenze e procedimenti esauriti e sopravvenienze non induce all’ottimismo. Infatti, da una simulazione condotta sui dati relativi al settore civile emerge che se fosse possibile non incamerare alcun nuovo procedimento sopravvenuto il sistema, con gli attuali livelli di rendimento, impiegherebbe circa 2 anni e 8 mesi per smaltire tutto l’arretrato in grado di appello