GIUDICI DI PACE: E ora i giudici di pace vanno alla guerra con il Ministero (La Stampa)

LA STAMPA

E ora i giudici di pace vanno alla guerra con il Ministero
I 5.495 magistrati onorari in sciopero per tutta la settimana

Saranno almeno 150 mila le cause che slitteranno per lo sciopero indetto dai giudici di pace e che durerà tutta la settimana. All’ordine del giorno dell’agitazione la denuncia dell’Unione nazionale dei giudici di pace contro il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per incostituzionalità della riforma appena varata il 31 maggio. Le richieste dei giudici di pace riguardano diversi punti, tra i quali il welfare fa la parte del leone: diritto alla maternità, alla malattia, alla pensione, a una retribuzione dignitosa.

La riforma arrivata all’ultimo minuto non fa altro che prorogare la risoluzione di un problema che si trascina da tempo. Su questa tipologia di magistrati si scaricano tonnellate di pratiche prodotte dal proliferare del contenzioso che ha sempre sovraccaricato e bloccato il lavoro dei tribunali. Ora, a guidare il ministero della Giustizia vi sono ragioni di risparmio, di semplificazione e di snellimento dell’attività e della quantità di lavoro dei tribunali. A farne le spese sono proprio quei magistrati che da diversi anni ad oggi fanno il “lavoro sporco” della gestione della microconflittualità, con retribuzioni basse, lavoro a cottimo e in condizioni vessatorie.

La riforma del 31 maggio (Dlgs. 92/2016) prevede che i 5.495 magistrati attualmente in servizio (tra 1.509 giudici di pace, 2.186 giudici onorari e 1.800 viceprocuratori onorari) facciano domanda di riconferma entro il 30 giugno. Verrà così espresso un giudizio di idoneità che metterà ai raggi x competenze e laboriosità dei magistrati sino a questo momento. Si prevede che in questo modo caleranno i numeri e i relativi costi. Questo ai magistrati onorari, dopo anni di onorato servizio semigratuito, non sembra corretto. Per questo alzano la posta e aprono con il ministero un braccio di ferro, anteprima di una vera guerra destinata a durare per i prossimi mesi. WALTER PASSERINI

Foto del profilo di Andrea Gentile

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