ASKANEWS
Giudici di pace contro il ministro
Roma, 8 giu. (askanews) – E’ in corso lo sciopero nazionale dei giudici di pace, indetto dalle due organizzazioni di categoria Unione Nazionale Giudici di Pace ed Associazione Nazionale Giudice di Pace, che durerà tutta la settimana.
Sciopero dei giudici di pace da oggi e per l’intera settimana per protestare contro la riforma della magistratura onoraria voluta dal Guardasigilli Andrea Orlando: un’astensione che, secondo le stime della categoria, portera’ al rinvio di “non meno di 150mila processi civili e penali”.
E i motivi della protesta toccano anche lo spinoso argomento delle pensioni. “In tal modo si calpestano gli stessi diritti dei cittadini che dovranno far valere le loro ragioni negli uffici del Giudice di Pace e nei Tribunali”, conclude la nota, “quali garanzie di terzietà potrà mai assicurare un magistrato senza diritti e tutele, dequalificato e sostanzialmente sottoposto alla curatela del magistrato di carriera, relegato contemporaneamente a svolgere mere funzioni di cancelleria?”.
La riforma predisposta dal Ministro della Giustizia Orlando in forza della delega ricevuta dal Parlamento prevede proprio la riforma organica della magistratura onoraria.
Da parte dei giudici di pace i contenuti della riforma sono stati accolti con insoddisfazione. Il primo a dare voce al malcontento è il segretario dell” Unione Alberto Rossi: “E’ offensivo della dignità di uomini e donne, che hanno prestato servizio per la giustizia da più di 20 anni, essere mandati a casa tramite comunicazioni ricevute dai presidenti di tribunale mentre stavano tenendo udienza. Parlare, poi, di prepensionamento, per magistrati che per 20 anni non si sono visti riconoscere alcuna tutela previdenziale e non hanno maturato il diritto alla pensione, è incommentabile.