GIUSTIZIA CIVILE: Giustizia civile, con le riforme calano contenziosi e arretrato (La Stampa)

LA STAMPA

 

 

IL GUARDASIGILLI ORLANDO: “LA FEBBRE STA SCENDENDO”, ORA TOCCA AL PENALE

Giustizia civile, con le riforme calano contenziosi e arretrato

 

ROMA. Buone notizie dal fronte della giustizia civile, dopo un anno di provvedimenti del governo Renzi. E il ministro Guardasigilli, Andrea Orlando, Pd, può esprimere una contenuta soddisfazione: «La febbre sta scendendo e ci permette di affrontare una riforma che altrimenti
sarebbe stata condannata all`inevitabile fallimento».

Il primo dato incoraggiante riguarda il processo civile telematico: con l`informatizzazione integrale, in un anno sono stati depositati ben 13 milioni 743mila atti in formato telematico. Risparmio effettivo di 48 milioni di euro. E i tempi di emissione di un decreto ingiuntivo si sono dimezzati.
Sta entrando a regime anche il tribunale delle imprese, con il risultato che nell`ultimo anno l`84% dei procedimenti qui sono stati definiti entro 12 mesi. Erano il 46% l`anno prima. «Tenendo presente che l`obiettivo è velocizzare
la giustizia civile per tutti – dice Orlando – va segnalato che le imprese possono ora contare su tempi “europei” anche da noi».

Ma il miglioramento della giustizia civile non è limitato a quella corsia preferenziale che è il tribunale delle imprese.

Nel gennaio 2015 c`è stata una contrazione del 20% nell`iscrizione delle nuove cause. «Effetto combinato della crisi, ma anche delle nostre
norme che scoraggiano le liti temerarie e del conteggio diverso degli interessi». Stanno cominciando a funzionare anche i nuovi istituti, tipo le negoziazione assistita o gli arbitrati.

Nel caso di separazioni e divorzi, poi, grazie alla possibilità di andare direttamente dal sindaco, senza passare per il giudice e nemmeno per l`avvocato, c`è stato un taglio del 40% nei ricorsi al tribunale.
«Confidiamo negli avvocati, non per creare nuovo contenzioso, ma per prevenirlo». Una giustizia civile meno oberata di lavoro è più efficiente.
Vedasi la montagna dell`arretrato: erano 5,2 milioni i procedimenti
pendenti al 31 dicembre 2013; sono scesi a 4,9; se ne prevedono 4,5 milioni nel dicembre prossimo. «La somma dei provvedimenti comincia a dare i suoi frutti».
E ora tocca al penale, prescrizione e intercettazioni incluse. «Le prossime settimane dice Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia
della Camera – saranno cruciali: prima dell`estate porteremo in Aula la riforma del processo penale, che potrà così procedere di pari passo con la
riforma della prescrizione all`esame del Senato». «Paga la
scelta – sostiene Valeria Valente, Pd, membro dell`ufficio di Presidenza della Camera – di segmentare la tanto attesa riforma della giustizia». FRANCESCO GRIGNETTI

 

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