GIUSTIZIA CIVILE: La produttività delle sedi tra eccellenze e maglie nere (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

I risultati. Il numero di procedimenti calcolato sulle presenze teoriche
La produttività delle sedi tra eccellenze e maglie nere

Lun.18 – Non tutti i tribunali sono produttivi allo stesso modo. Se in media nelle sedi di primo grado i giudici nel 2015 hanno definito a testa 262 processi di contenzioso civile, alcuni uffici hanno superato di molto questa soglia, fino a raddoppiarla, mentre in altri le cause chiuse in un anno sono meno della metà.
Così, secondo i dati raccolti dal ministero della Giustizia, mentre al tribunale di Foggia i giudici in media hanno definito 644 procedimenti nel 2015, a Bolzano si sono fermati a 91 e a Napoli Nord a 85. Numeri che però dipendono da diverse variabili. Intanto dal carico di lavoro che ogni giudice si trova a fronteggiare: i dati della Giustizia rilevano anche i procedimenti iscritti per magistrato nel corso del 2015 e le nuove cause a Foggia, per esempio, sono state quasi quattro volte di più di quelle iniziate a Bolzano.
Ma soprattutto occorre tenere presente che la rilevazione del ministero prende in considerazione il numero di magistrati previsto dalla pianta organica e non quello dei giudici effettivamente presenti. E solo 28 tribunali su 140 non hanno vuoti fra i magistrati togati. In media il tasso di scopertura è del 9,8% e in testa alla graduatoria dei tribunali con più buchi c’è Bolzano, che a fine 2015 registrava un -33,3 per cento. È evidente, quindi, che i carichi di lavoro per i magistrati effettivamente presenti sono più elevati.
Il ministero della Giustizia, come ha spiegato la scorsa settimana al Senato il titolare del dicastero Andrea Orlando, sta comunque lavorando per ridefinire le piante organiche dei magistrati, dopo avere svolto una complessiva ricognizione delle esigenze degli uffici giudiziari.
I numeri, peraltro, fotografano solo in parte il lavoro a cui sono chiamati i magistrati dedicati alla giustizia civile, anche se è la parte più complessa. Si tratta infatti solo dei procedimenti di “contenzioso puro”. Oltre a questi, i giudici devono occuparsi anche delle cause non contenziose in materia di famiglia e dell’area della volontaria giurisdizione. Se si considerano anche queste cause, i numeri crescono di due volte e mezzo: in media nel 2015 ogni giudice ha definito 652 processi, mentre i nuovi fascicoli arrivati nei 140 tribunali italiani sono stati 622 per magistrato.
Restano evidenti, anche qui, le differenze tra tribunali: a Tivoli ogni giudice ha chiuso 1.259 cause, mentre a Napoli Nord i procedimenti definiti sono stati 322. V.M.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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