GIUSTIZIA, L’OUA DOPO L’INCONTRO CON IL MINISTRO ORLANDO: APERTURE SUL DDL DELEGA SUL PROCESSO CIVILE, RIPARTE IL DIALOGO CON L’AVVOCATURA CON UN TAVOLO PERMANENTE

OUA: IMPEGNO DEL MINISTRO SUI PARAMETRI FORENSI. VERRANNO PUBBLICATI CELERMENTE RECEPENDO LE OSSERVAZIONI MIGLIORATIVE DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

BASE COMUNE SU RIFORMA MAGISTRATURA ONORARIA E SU CAMERE ARBITRALI E NEGOZIAZIONE ASSISTITA

Oggi il Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Nicola Marino, insieme al Segretario Paolo Maldari, hanno incontrato alle 17, il ministro di Giustizia, Andrea Orlando, al quale hanno consegnato un documento di proposte complessive rispetto al processo civile e penale, nonché sull’emergenza carcere, nell’interesse dei cittadini e dell’avvocatura.
Alla fine dell’incontro, il presidente dell’Oua sottolinea come sia stato, «un dialogo proficuo. Il ministro si è impegnato a costituire un tavolo di consultazione e concertazione con l’avvocatura, per esaminare i provvedimenti urgenti e per programmare una riforma della giustizia organica e condivisa. Una base di partenza può essere costituita dal progetto licenziato dalla Commissione Vaccarella, accantonato dal precedente Guardasigilli. Per quanto riguarda il ddl delega sulla giustizia civile, che contiene norme punitive per i diritti dei cittadini: motivazione a pagamento, liti temerarie e responsabilità solidale dell’avvocato (…etc),  il ministro ha chiarito che il provvedimento non andrà avanti senza la preventiva consultazione dell’avvocatura nell’ambito dell’istituendo “tavolo”».
«Quindi –aggiunge Marino – il ministro si è impegnato alla pubblicazione celere dei nuovi parametri forensi, con le modifiche migliorative avanzate dalle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, frutto dell’iniziativa dell’Oua e conseguenza della manifestazione del 20 febbraio scorso».
Il presidente dell’Oua ribadisce, quindi, il terreno comune su diversi altri fronti: «Forte identità di vedute sul ruolo dell’avvocatura, sul potenziamento degli strumenti di risoluzione stragiudiziale, a partire dalla negoziazione assistita e dalle Camere arbitrali. Ma anche sulla necessaria riforma della magistratura onoraria (a termine e con un percorso di qualificazione)».
«Abbiamo posto il problema dell’aumento delle spese per i cittadini, con una lievitazione continua ed esponenziale del contributo unificato,  del taglio del gratuito patrocinio, della costante compressione dei diritti, a fronte di servizi scadenti e anche di una inefficace revisione della geografia giudiziaria. Da rivedere».
«Al ministro ho manifestato le gravi ragioni di disagio degli avvocati italiani sotto il profilo economico, per la crisi in atto, nonché per le disfunzioni della giurisdizione e per le difficoltà che ogni giorno incontrano nell’esercizio della professione».
«Per tutte queste ragioni – conclude Marino – domani nel corso della Giunta decideremo rispetto alle iniziative di protesta fissate, sullo stato di agitazione e sull’astensione dal 17 al 22 di marzo»

Roma, 5 marzo 2014

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