IL SOLE 24 ORE
Processo penale
Prescrizione e indagine breve, riforma ancora in stand by
Doveva essere una delle riforme più qualificanti del governo Renzi ma, pur a un passo dal traguardo, è stata bloccata in attesa del referendum e ora il suo destino è più che mai incerto. La riforma del processo penale (con le norme su prescrizione e intercettazioni, sull’ “indagine breve”, sull’aumento delle pene per furti e scippi, sul nuovo ordinamento penitenziario) aveva persino ottenuto l’ok di avvocati e dell’Anm (salvo qualche piccola modifica) ma tanto non è bastato a toglierla dal binario morto in cui il premier Renzi l’ha messa in attesa del referendum, per allontanare il rischio di trappole al governo, anche con il voto di fiducia, da parte di una maggioranza divisa sul Ddl. Inutile il pressing del ministro della Giustizia Andrea Orlando, convinto di poter superare la prova del voto. Tra l’altro, il Ddl contiene varie norme di delega (anche sulle intercettazioni) che quindi vanno poi attuate con decreti legislativi del governo.