IL SOLE 24 ORE
Immobili e regole. Per l’acquisto sicuro della casa
Ripartono le compravendite e i notai si mobilitano
Roma. Con il mercato immobiliare in ripresa, le compravendite aumentano del 17,3% nel primo trimestre del 2016, con un più 20% solo per le abitazioni. E, per informare i cittadini su incognite e adempimenti connessi all’acquisto di un bene primario come la casa, i notai scendono in piazza il 21 settembre assieme alle associazioni dei consumatori. L’iniziativa, che riguarderà cinque città (Cagliari, Catania, Como, Roma e Salerno), è stata annunciata con una conferenza stampa che notai e associazioni dei consumatori hanno tenuto ieri a Roma nella biblioteca del Senato.
«Coinvolgere il notaio già nella fase delle trattative – spiega il consigliere nazionale Pierluisa Cabiddu del Consiglio nazionale del Notariato – non è una spesa superflua, anzi è un modo per scongiurare i lunghi e ben più costosi contenziosi. La normativa sul punto è corposa, complessa e va “letta” alla luce della giurisprudenza della Cassazione. Dunque, per il cittadino non è semplice orientarsi». Ai cittadini verranno consegnate le tessere di un puzzle con i passaggi per “comporre” una casa: dal rent to buy al leasing, dalla trascrizione al preliminare.
Inevitabile, parlando di case, pensare ai territori colpiti dal terremoto. E i notai lanciano la proposta di inserire tra gli atti obbligatori per la compravendita il certificato antisismico, nei territori a rischio. Idea raccolta con favore da Salvatore Tomaselli, capogruppo del Pd in commissione Industria al Senato e relatore del Ddl concorrenza. «Sono proposte che possono avere uno sbocco legislativo – spiega Tomaselli – sul tema della casa è necessario muoversi su due elementi cardine: la trasparenza e le garanzie. Lo facciamo con Casa Italia e lo abbiamo fatto, ad esempio intervendo sulla norma sulla concessione di mutui. Ora il consumatore è libero di scegliersi l’assicurazione che più gli aggrada a prescindere dalla banca».
Sulle clausole vessatorie imposte dagli istituti di credito interviene il vice presidente della Federconsumatori, Sergio Veroli, per annunciare che dopo la sanzione dell’Antitrust l’associazione, se non avrà successo la conciliazione, sta pensando a una class action contro le banche hanno legato la concessione del mutuo all’acquisto di azioni.
L’appuntamento fissato per il 21 da notai e associazioni dei consumatori, in sinergia dal 2005, è solo il primo di una serie di incontri con il pubblico. I professionisti offriranno consigli per acquisti senza soprese. Una tutela doc, visto che il contenzioso sugli atti notarili è solo dello 00,3%. Patrizia Maciocchi
Le cifre del mercato
+17,3% Totale nazionale
Incremento percentuale delle compravendite complessive di immobili che sono state calcolate dall’Istat su tutto il territorio nazionale nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Se si considera il solo settore delle abitazioni, l’aumento è ancora più pronunciato: supera il 20%
+20,7% Al Nord
Rialzo percentuale delle compravendite complessive che sono state calcolate dall’Istat per quanto riguarda il Nord nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Nord è l’area che ha registrato l’aumento più consistente, alzando la media nazionale
+15,8% Al Centro
Aumento percentuale delle compravendite complessive indicato dall’Istat per il Centro Italia nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A livello nazionale, il Centro è l’area che fa registrare il rialzo più contenuto
+16,3% Al Sud
Incremento percentuale delle compravendite complessive che sono state calcolate dall’Istat per le regioni continentali del Sud nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
+16,5% Nelle Isole
Aumento percentuale delle compravendite complessive calcolato dall’Istat per Sardegna e Sicilia nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
+19,1% Nelle città metropolitane
Le compravendite di immobili nel primo trimestre 2016 sono aumentate in misura maggiore nelle città metropolitane. Infatti, il dato riferito ai piccoli centri è “solo” un +16,9%