IL SOLE 24 ORE
Lavoro autonomo. Dl fiscale, manovra e il Ddl approvato al Senato ridefiniscono le attività ma anche le tutele per i professionisti
Gli studi fanno il pieno di novità
Dom.6 – MILANO. Dalle fatture agli ammortamenti dei beni strumentali, dalle spese per la formazione al superamento degli studi di settore: le misure previste dai provvedimenti in arrivo (decreto legge fiscale, manovra e jobs act degli autonomi) avranno un notevole impatto sui professionisti.
La maggior parte delle novità arriverà con l’entrata in vigore del Ddl sugli autonomi e il lavoro agile, che per adesso ha ottenuto solo il sì dell’Aula del Senato. Il provvedimento introdurrà diversi cambiamenti per i professionisti, a partire dal pagamento delle fatture, uno dei tasti dolenti per i professionisti: non saranno più ammesse clausole che prevedono il pagamento dei corrispettivi delle fatture oltre 60 giorni. In più, sarà deducibile integralmente il costo della polizza contro il mancato pagamento da parte del committente. Diventeranno “abusive” anche le clausole che consentono al committente di modificare unilateralmente le condizioni del contratto oppure di recedere senza un congruo preavviso, in caso di prestazioni continuative.
Alcune novità riguarderanno il welfare: le casse di previdenza dei professionisti potranno essere autorizzate a erogare prestazioni sociali a favore di iscritti colpiti da gravi patologie o che hanno avuto una significativa riduzione del reddito per ragioni non da loro dipendenti.
Un’altra misura per i professionisti è quella relativa ai centri per l’impiego, che svolgeranno attività di domanda-offerta anche per il lavoro autonomo.
Ma anche il decreto fiscale e la manovra conterranno novità per gli studi professionali, sia sotto il profilo economico sia sotto quello degli adempimenti. In particolare, la manovra consentirà ai professionisti di beneficiare sul superammortamento e dell’iperammortamento sui beni strumentali. Sono inoltre previsti incentivi per i professionisti che lavorano all’estero e che scelgono di tornare in Italia. Viene prorogato nel 2017 e nel 2018 anche per le lavoratrici autonome il voucher per pagare l’asilo nido o la baby sitter (600 euro per massimo tre mesi).
Avranno impatto sul lavoro dei professionisti le novità previste dal decreto legge fiscale (e dagli emendamenti che potrebbero essere approvati): ancora una volta, infatti, negli studi di commercialisti e avvocati si tornerà a parlare della voluntary disclosure, che viene riaperta. Una grossa mole di lavoro arriverà anche dalla definizione agevolata delle cartelle, la cui istanza di adesione dovrà essere presentata entro il 23 gennaio 2017. Ci sono poi emendamenti che riguardano le semplificazioni fiscali e il taglio di alcuni adempimenti, oltre a quello che punta a mandare in pensione gli studi di settore al posto dei quali potrebbero essere introdotti indici sintetici di affidabilità fiscale (si veda anche pagina 4). Un ulteriore emendamento – come anticipato venerdì su queste colonne -prevede che chi oltrepasserà per due volte (anche non consecutive) nell’arco di cinque anni la soglia di ricavi o compensi differenziata per categoria nel regime forfettario non perderà la tassazione sostitutiva al 15 per cento. Non sarà comunque un salvataggio a costo zero: sui ricavi o compensi superiori alla soglia minima e nel limite dei 15mila euro si potrà applicare un’aliquota del 27 per cento. Francesca Milano
Matteo Prioschi