ITALIA OGGI
Cause lavoro
Roma capitale dell’arretrato
Roma, Napoli e Bari. Queste le Corti d’appello italiane su cui pesa maggiormente l’arretrato delle cause di lavoro. I dati diffusi dal ministero della giustizia, relativi al censimento per le annualità 2013 e 2014, mostrano infatti come al 31 dicembre 2014 le cause di lavoro pendenti presso la Corte d’appello della capitale fossero 14.285 (erano 16.020 a fine 2013). Migliore, invece, la situazione a Napoli, dove l’arretrato riferito allo stesso arco temporale è risultato pari 12.261 cause. Differente, infine, la situazione di Bari che risulta essere la terza Corte d’appello per mole di lavoro arretrata con 4.674 cause. Dato, quest’ultimo, che dimostra un aumento dell’arretrato rispetto al 2013 in cui i fascicoli erano 4.525. A registrare, però, una significativa contrazione nel passaggio anno su anno, la Corte d’appello di Bologna «che ha dato prova di una costante tendenza al miglioramento», ha sottolineato l’avvocato Carlo Zoli, titolare con Gianluca Spolverato dello studio Zoli-Spolverato specializzato in diritto del lavoro, «il numero di pendenze, infatti, ha visto infatti un considerevole abbassamento negli ultimi anni, passando da 2.341 cause di lavoro nel 2013 a 1.696 nel 2014». Dai dati è, inoltre, emerso come nel Nord Italia le situazioni di maggiore ingorgo si verifichino presso le Corti d’appello di Venezia e Milano. Il capoluogo lombardo, infatti, alla fine del 2014 aveva un arretrato di 3.885 cause (in aumento rispetto al 2013 in cui le cause erano 3.796). A Venezia, invece, la Corte d’appello è passata dalle 2.618 cause del 2013 alle 2.273 del 2014. Beatrice Migliorini