ANSA
La Manovra perde pezzi, dallo sci al golf via 28 micronorme
Salta anche Anas e norma rate banche
La manovra perde pezzi: 28 per la precisione tra articoli e commi di articoli. Il presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio, Francesco Boccia ha infatti chiesto alla Presidente Laura Boldrini lo stralcio delle norme in questione perchè considerate ‘ordinamentali’ o ‘micro’.
Troppo micro per la manovra. Via libera invece alle ‘cifre': “in corrispondenza di un saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, pari a circa 39 miliardi nel 2017, 27 miliardi nel 2018 e 9 miliardi nel 2019, – scrive Boccia a Boldrini – l’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni si attesta a circa 40 miliardi nel 2017, 20 miliardi nel 2018 e 3 miliardi nel 2019. Tali valori del saldo netto appaiono coerenti” con quanto indicato dalla stessa manovra. Tra le norme ‘cassate’ ce ne sono anche alcune non di minore importanza come ad esempio quella che per evitare un ammanco del gettito allo Stato consentiva alle banche di ‘spalmare’ nel proprio bilancio (e quindi anche fiscalmente) nei prossimi anni il contributo addizionale al Fondo di risoluzione per il salvataggio dei 4 istituti. E anche la norma che escludeva Anas dallo stop alle consulenze per la progettazione. La vera ‘falcidia’ arriva sull’articolo 74 dal titolo vago ‘Interventi diversi': su 36 interventi (commi) ne saltano in tutto 25. Tra questi, oltre allo sci (campionati mondiali Cortina 2021), al golf (la garanzia dello Stato, per un ammontare massimo di 97 milioni di euro, a favore di Ryder Cup Europe). Ma – assicura Boccia – le risorse destinate a questi due appuntamenti sportivi restano. Via anche la norma che riguardava Ilva e la riorganizzazione delle Soprintendenze speciali di Roma e Pompei. Via anche il comma 14, “che autorizza una spesa di 15 milioni di euro per il 2017, 20 milioni di euro per l’anno 2018, 15 milioni di euro per l’anno 2019 e 2 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, al fine di sostenere il progetto di localizzazione di apposito Centro dati nell’area della Manifattura Tabacchi di Bologna”. E stop anche al comma 13, che interviene sulle garanzie che può rilasciare il Fondo di garanzia per i mutui relativi alla costruzione, all’ampliamento, all’attrezzatura, al miglioramento o all’acquisto di impianti sportivi. Saltano anche l’articolo 62, con disposizioni in materia di esecuzione forzata in caso di contenzioso seriale e in materia di videoconferenza e l’articolo 64, comma 2, che riconosce al comune di Lecce la somma di 8.52 milioni di euro nell’anno 2017, in attuazione della sentenza del Consiglio di Stato n. 1291 del 12 marzo 2015, e la somma di 2,8 milioni di euro nell’anno 2018.