IL MESSAGGERO
La legittima difesa torna in commissione bagarre alla Camera
Scontro nella maggioranza, Ncd chiede il rinvio. Si del Pd
La Lega insorge. Ora rischia anche la riforma intercettazioni
IL CASO
ROMA Niente di fatto e, per di più, al momento nessuno sembra avere in mente la possibile mediazione. Come annunciato, ieri mattina Ncd ha chiesto e ottenuto dall`aula di Montecitorio che il testo sulla legittima difesa tornasse
in commissione giustizia per ulteriori approfondimenti. Per il Pd, che ha provato fino all`ultimo a mediare, è la resa. E` molto difficile che la proposta
presentata dal responsabile giustizia David Ermini cambi, soprattutto nel senso chiesto dalla Lega e, con qualche distinguo, caldeggiato da Ncd.
Quale che sia il destino della norma, ieri la Lega Nord ha preso malissimo la richiesta del Ncd Antonio Marotta di rimandare tutto in commissione. Per
il partito del Carroccio, che aveva presentato il primo testo sull`argomento,
sarebbe stato comunque importante avviare la discussione in aula. In automatico, è scoppiata la bagarre. Quando la maggioranza ha detto sì al
nuovo stop i deputati leghisti hanno tirato fuori magliette e cartelli con su scritto «La difesa è sempre legittima» proseguendo con un comizio in piazza.
E` soprattutto Ncd a rivendicare la mancata approvazione del testo. Il ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa sottolinea: «Servono norme chiare, bisogna stabilire i casi in modo puntuale». Mentre il guardasigilli
Andrea Orlando, tira il freno e ribadisce: «Anche stavolta troveremo la quadra».
LE DIFFERENZE
I due testi in discussione al momento sono molto diversi tra loro. Da un lato c`è la proposta di Ermini che propone di intervenire sull`articolo 59 del codice penale, ovvero sulle attenuanti, inserendo la possibilità di valutare come “errore” giustificato quello di chi, per esempio, spara al ladro disarmato al buio. La Lega avrebbe invece voluto modificare l`articolo 52, quello sulla legittima difesa, considerando quindi scriminante qualunque caso in cui il ladro entri in una casa abitata. Un passo indietro il testo Ncd che ipotizza, ma senza aver ancora presentato emendamenti, legittima la difesa in particolare quando ci siano minori in casa. «Inserire automatismi – dice Donatella Ferranti, presidente della commissione giustizia della Camera – senza il vaglio del giudice farebbe danni peggiori. Mi pare miope strumentalizzare il testo in chiave pre elettorale».
IL PROCESSO PENALE
Il rischio è che l`incidente a Montecitorio abbia conseguenze anche sulla discussione a proposito della riforma del processo penale, ora al Senato, la stessa che contiene la delega sulle intercettazioni. Proprio ieri si è conclusa la discussione generale in Aula e per mercoledì prossimo è atteso il testo base che dovrebbe contenere, oltre alla delega sugli ascolti, anche il provvedimento sulla prescrizione. Anche in questo caso, l`opposizione di Area popolare è annunciata fermissima. Il partito centrista propone di modificare
il testo invertendo, rispetto a quello approvato alla Camera, l`allungamento dei tempi di 2 anni per la sentenza d`appello e di l anno per quella di Cassazione nonché di stralciare l`aumento dei tempi per i reati contro la
Pa. Il Pd, che sull`allungamento della prescrizione si è speso molto, è contrario e poco disponibile a trattare. In Aula, dunque potrebbe esserci un nuovo stop. Sara Menafra