IL MESSAGGERO
Legittima difesa, bagarre alla Camera salta l`ok alla legge
Pd e Lega ai ferri corti. Ddl completamente riscritto dai dem: nessuna
punizione solo se c`è «grave turbamento psichico». Centrodestra in rivolta
LA POLEMICA
ROMA Il Pd chiede e ottiene il rinvio della discussione in aula alla
Camera della proposta di legge sulla legittima difesa. «Vogliamo discutere seriamente» l`argomento «e non dare spazio alla propaganda e spettacoli da circo», ha detto Walter Verini nel suo intervento davanti all`assemblea dei
deputati suscitando l`ira del centrodestra e in particolare della Lega che, dopo l`approvazione del rinvio, ha esposto in Aula cartelli recanti la scritta «la difesa è sempre legittima». Cartelli fatti poi rimuovere dal vicepresidente di
turno Simone Baldelli (Fi). Hanno votato a favore del rinvio, oltre al Pd, anche Sel e Area popolare. Contrari invece Ala, Lega Nord, Fratelli d`Italia, Forza Italia e Movimento 5 stelle. Il testo, approdato nell`aula di Montecitorio lo scorso 7 marzo, estende le ipotesi in cui è riconosciuta la legittima difesa domiciliare modificando l`articolo 52 del codice penale.
DUE PROPOSTE
La commissione Giustizia ha lavorato su due proposte di legge una della Lega, quindi dell`opposizione, e una di Ap, quindi di un partito della maggioranza, apportando una serie di modifiche che discostano il testo approdato in
aula soprattutto dalla pdl leghista che tendeva ad estendere la legittima difesa a un`ampia fattispecie di casi che hanno origine da reati al patrimonio. L`articolo unico del testo all`esame dell`Assemblea è infatti relativo alle circostanze del reato, non conosciute o erroneamente supposte. In particolare, con le norme in discussione, viene aggiunto un comma
all`articolo 52 del codice penale in base al quale, nella legittima difesa è sempre esclusa la colpa della persona legittimamente presente nel domicilio che usa un`arma legittimamente detenuta contro l`aggressore. Questo però solamente se sussiste la simultanea presenza di due condizioni: se l`errore riferito alla situazione di pericolo e ai limiti imposti è conseguenza di un grave turbamento psichico e se detto errore è causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto.
Le modifiche che hanno portato a questo testo sono state contrastate dalla Lega come da Fratelli d`Italia, decisi a dare battaglia in aula. Il rinvio della discussione ottenuto ieri dal Pd serve quindi a cercare una mediazione
affinchè dal centrodestra non venga messo in campo un «ostruzionismo
propagandistico», come lo ha definito David Ermini, responsabile Giustizia del Partito Democratico. Dal partito di Salviní sono arrivate le accuse al governo, definito codardo e dittatore, e anche alla maggioranza, incolpata
di difendere «ladri e criminali e non i cittadini onesti».
Da FdI, la presidente del partito, Giorgia Meloni, ha dichiarato con un tweet che «la difesa è sempre legittima. Illegittimo è questo governo sempre schierato coi ladri e i delinquenti», mentre il deputato Ignazio La Russa ha sottolineato che «la proposta di legge arriva in aula con un testo completamente stravolto» e che smentisce categoricamente lo stesso concetto di legittima difesa.
Da Forza Italia Francesco Paolo Sisto sostiene che il rinvio a data da destinarsi del testo è «l`ennesima dimostrazione della difficoltà del Pd, che dovrà ora spiegare agli italiani perché non vuole difenderli», concludendo che «il testo arrivato in aula è un obbrobrio giuridico di indeterminatezza e inefficacia». Ora toccherà alla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio
stabilire una nuova calendarizzazione. Simona Ciaramitaro