IL TEMPO
“Giustizia, così abbiamo ridotto i tempi”
Incentivate le procedure stragiudiziali, favorito quelle telematiche, aggrediti gli arretrati
di Cosimo Ferri – Sottosegretario alla Giustizia
dom.6 – Il settore giustizia è colonna portante del tessuto produttivo del Paese e dalla sua efficienza o inefficienza dipendono competitività, crescita economica, fiducia negli investitori, credibilità e stabilità della nostra organizzazione statale, attraendo, tra le altre cose, nuovi investimenti sul piano internazionale. A tal proposito è utile ricordare che l’OCSE ha stimato che la sola giustizia civile può pesare per l’1% del PIL nazionale. Il dualismo tra giustizia e mondo delle imprese lega quindi questi due settori in un rapporto interdipendente che ha portato Governo e Ministero ad assumere provvedimenti finalizzati a facilitare l’attività degli imprenditori, spaventati dall’eccesso di burocrazia, dalla lentezza dei processi, dalla difficoltà di vedersi riconosciuti in brevi tempi i propri crediti e dalla disomogeneità delle norme del diritto fallimentare.
In primis, abbiamo agito sulla velocità dei processi, incentivando l’utilizzo di procedure stragiudiziali, favorendo l’utilizzo delle procedure telematiche e avviando un percorso di riduzione del carico di arretrato. I primi risultati dei nostri interventi hanno prodotto un significativo miglioramento dei tempi della giustizia.
Nel corso del 2015 abbiamo avviato una riorganizzazione della disciplina delle procedure concorsuali al fine di rispondere con celerità ed efficacia alle crisi aziendali, velocizzare i tempi di attuazione delle misure, semplificare le procedure e garantire una sempre maggiore specializzazione sia dei magistrati, con il riconoscimento dell’importanza delle Sezioni Specializzazione in materia di imprese, sia degli avvocati, nell’ottica di una crescente attenzione nei confronti delle controversie fallimentari derivanti dalla crisi economica e finanziaria.
Con il DL 83/2015, convertito in legge 132/2015, si è operato una necessaria contestualizzazone della normativa, adeguando gli strumenti giuridici alla realtà economica del Paese.
Proprio nelle scorse settimane è stato presentato il disegno di legge scaturito dal lavoro della commissione di esperti guidata dal Presidente Rordorf, istituita dal Ministro della Giustizia lo scorso anno, con il compito di creare una disciplina organica in materia di crisi di impresa e di insolvenza e di fornire gli strumenti più adeguati ai tempi ristretti dell’economia moderna.
Uno strumento molto importante che viene proposto è quello dell’allerta, ossia dell’adozione di misure finalizzate ad incentivare l’emersione anticipata delle situazioni di difficoltà aziendali, che permetterà di valutare alcune possibili soluzioni per aiutare l’impresa a sopravvivere ed evitare la propagazione degli effetti negativi sul mercato e per imprenditori, risparmiatori e consumatori.
LexFest è una kermesse dedicata alla giustizia e agli operatori del diritto che si sta svolgendo a Cividale del Friuli. La manifestazione nasce da un’idea di Andrea Camaiora e ha per soggetto promotore la città di Cividale e per soggetto organizzatore il team di comunicazione strategica «SPIN». L’iniziativa vede tra gli altri il coinvolgimento di: Università di Udine, ordine degli avvocati di Udine, convitto nazionale «Paolo Diacono» (liceo scientifico, classico, linguistico, scienze umane) e Radio Radicale. LexFest si rivolge a studenti degli istituti superiori, in vista di una loro più completa formazione nel campo socio economico e culturale, a giornalisti, magistrati, avvocati e studiosi di giurisprudenza. Il format prevede il confronto da posizioni diverse su cinque temi: la condizione carceraria, comunicare la giustizia, il rapporto tra accusa e difesa di fronte all’opinione pubblica, giustizia-ambiente-imprese, tempi della giustizia e tempi delle imprese. Partita il 4 marzo, la manifestazione (che ha visto tra gli ospiti anche il direttore del quotidiano Il Tempo Gianmarco Chiocci) si chiude oggi.