L’INTERVENTO: Quelle intercettazioni che ci rivelano la realtà di Dacia Maraini (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Quelle intercettazioni che ci rivelano la realtà

di Dacia Maraini

Veramente pensiamo che le intercettazioni siano un pericolo per la
società italiana? Veramente riteniamo che sia un abuso leggere sui giornali ciò che pensano e si dicono in privato coloro che passano la vita ad architettare inganni e abusi ai danni degli altri? L`uso fraudolento delle intercettazioni è già punito per legge. C`è bisogno ora di un`altra legge specifica, diretta principalmente ai giornalisti che fanno, a volte con pericolo della vita, il proprio dovere di cronaca? Chi difende la – cosiddetta privacy, parte dal presupposto che la vita delle persone che maneggiano denaro pubblico, che portano la responsabilità di una delega, sia divisa in due: da una parte l`individuo riconosciuto, che deve essere creduto per quello che dice in pubblico e dall`altra l`uomo privato che è libero di frequentare gente della malavita, calunniare, raccomandare le sue amanti, favorire gli affari dei suoi amici. Ma sono veramente due spazi distinti? Colui che si occupa delle cose pubbliche non dovrebbe piuttosto essere una sola persona, le cui azioni corrispondano alle idee che propugna? Chi manovra i soldi degli altri, chi esplica una delega, chi ha delle responsabilità pubbliche, non può coltivare segreti, nemmeno privati, proprio perché è la sua persona in toto che
deve creare fiducia e affidabilità. Troppo comodo pretendere che le proprie parole siano trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione nazionali e poi reclamare che alcune cose, dette al telefono con gli amici, (che spesso risultano in realtà complici), non siano ascoltate da orecchie indiscrete! In una società in cui la sincerità è considerata un valore assoluto, in cui la menzogna è un delitto da punire, capisco che il privato possa essere tutelato più severamente. Ma in un Paese di sinistre complicità e fumosi silenzi
che coprono delitti giacenti insoluti da anni, in cui prevalgono le doppie vite, le doppie dichiarazioni al fisco, le infinite omertà, se la verità può essere conosciuta solo carpendola attraverso spie telefoniche, crediamo davvero che questo danneggi la comunità? Non sapremmo niente di chi ha approfittato della ricostruzione dell`Aquila, tanto per fare un esempio, non sapremmo niente dei gestori dell`ospedale Santa Rita di Milano dove i medici facevano operazioni inutili per soldi, non sapremmo niente degli abusi di Venezia e di Roma Capitale se non ci fossero state le intercettazioni. Infatti i magistrati le difendono. I manipolatori di soldi pubblici, le rifiutano. Indovinate perché.

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