FAMIGLIA CRISTIANA
L`INCONTRO TRA GOVERNO E MAGISTRATI
Migliorare la giustizia
Una riforma che non divide
di Adriano Sansa
Si parlano, il presidente del Consiglio, il ministro della Giustizia e il presidente dell`Associazione dei magistrati: è già qualcosa. Ma lo stesso giorno arrivano notizie di massicci arresti per corruzione nell`ambito di grandi lavori pubblici. Sembra che il Paese non riesca a uscire dal buio: se si ruba al punto da rendere quasi impossibili opere importanti, bisogna prendere misure efficaci. Non basta la pur utile Anticorruzione. La giustizia deve funzionare meglio e più rapidamente ovunque: ci sono sedi con tempi della migliore Europa, se ne seguano gli esempi. Non solo per attirare di più gli investimenti esteri, ma per portarci a un diverso livello di relazioni civili, economiche e sociali.
Nell`incontro tra Governo e Anm non si è parlato della prescrizione, intoppo apparentemente invincibile.
Né abbastanza della riforma penale. Ma almeno si sono esposti alcuni dati e colti segni di cambiamento. Se si vuole un servizio, bisogna pagarne gli oneri: mancano 9 mila cancellieri – il 19 per cento -, sono vacanti più di mille posti di magistrati su 9 mila. L’Italia spende per la giustizia una quota di bilancio inferiore a quella degli altri maggiori Paesi europei. Ci sono meno pubblici
ministeri e giudici. Siamo il Paese delle mafie. Se si vuole cambiare lo si faccia, destinando le risorse necessarie.
Queste sono le vere riforme delle quali c`è necessità. Su di esse il Paese non si dividerebbe.