IL FATTO QUOTIDIANO
Anm, ci vuol poco per esser liberi
Basta sentirsi liberi
di Bruno Tinti
La corrente del Golfo nasce nel Golfo del Messico e arriva fino a Capo Nord in Norvegia. È una corrente calda e scalda l`Europa settentrionale.
La corrente del Benguela nasce sulla costa dell`Antartide, nell`Oceano Pacifico, e arriva fino al Perù (corrente di Humboldt) e fino all`Africa,
nel Golfo di Guinea (corrente del Benguela). Sono correnti fredde e portano umidità in luoghi desertici.
Ce ne sono molte altre. Ognuna ha un obbiettivo diverso e tutte si danno da
fare per realizzarlo. Poi ci sono MD, Movimento (da un po` sono formalmente ma non sostanzialmente – due Presidenti, due Segretari etc – uniti in Area) Unicost, MI e una corrente nuova Ael (Autonomia e Indipendenza), nata dalla scissione di MI.
C`era gente che non sopportava più l`eterodirezione di Cosimo Ferri, già magistrato, adesso sottosegretario alla Giustizia, da sempre legato alla politica e al mondo oscuro-importante che la circonda (coinvolto nell`inchiesta Calciopoli da cui si defila rimangiandosi al dibattimento quanto dichiarato al pm – “Potrebbe essere stata una mia interpretazione, il mio ricordo è molto sfumato, è una mia ipotesi”; Lombardi, il celebre factotum della P3, racconta di avergli raccomandato Alfonso Marra, che poi si dimetterà per via dei suoi legami con laP3, per il posto di Presidente della Corte d`appello di Milano; Innocenzi, Agcom, gli chiede un contributo tecnico per stilare un provvedimento che consenta alla Rai di far fuori Santoro perché Berlusconi proprio non ne può più di Anno Zero).
QUESTE CORRENTI perseguono tutte lo stesso obbiettivo: accaparrarsi consensi per gestire potere interno alla Magistratura e relazioni importanti con la politica.
E usano tutte lo stesso mezzo: favoriscono i loro adepti, gli conferiscono cariche importanti all`interno e all`esterno della magistratura, li assistono se incappano in qualche incidente di percorso (a Ferri, con il curriculum più sopra sintetizzato, non è capitato nulla).
Potrebbe fare eccezione AeI, appena nata. Ma bisogna vedere. Il problema è che i magistrati, quando si tratta di scegliere i loro rappresentanti all`Anm o al Csm, non votano la persona che stimano ma la corrente che gli ha consegnato un “santino” con i nomi di quelli da votare, in genere perfetti sconosciuti. Così alle recenti elezioni per l`Anm, i voti si sono distribuiti tra tutte le correnti, a dispetto della loro ormai evidente impresentabilità, con un buon numero di voti confluito su AeI, provenienti dai disgustati appartenenti
a MI e da pentiti di Area. Non solo; il più votato tra tutti è stato Piercamillo
Davigo. Il che significa che, a livello individuale, è quello che gode, più di tutti gli altri, la fiducia dei Magistrati. E, da venti anni, il più votato è nominato – ovviamente – Presidente dell`Anm. Ma questa volta no: la Presidenza tocca – a turno, un anno per uno – a ogni corrente. Che è proprio buttare la maschera: sono le correnti che gestiscono l`Anm (e il Csm), che vi credete? Senza vergogna.
Adesso il punto è: se AeI accetta, fa il primo passo verso la omologazione, un
anno di tribuna per Davigo e poi via libera ai correntocrati; se non accetta, la mettono in minoranza e nominano il Carnea de (ma correntocrate) di turno. Dopodiché non le resta che andare all`opposizione e fare casino; con la speranza che i magistrati la smettano di farsi servi di padroni che si reggono sulla sola base del loro consenso; e capiscano che non ci vuole molto per essere liberi: basta sentirsi liberi.