L’INTERVISTA/2: Costa: «Basta correnti al Csm. E Davigo può essere un alleato» (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Il ministro di Ap Costa
Costa: «Basta correnti al Csm. E Davigo può essere un alleato»

sab. 14 – ROMA «Non mi scandalizzo difronte ai magistrati che esprimono
la loro opinione sulla riforma della Costituzione. Mi preoccupano, piuttosto, quelli che fanno politica attraverso gli atti giudiziari e sfruttano il loro ruolo come trampolino di lancio per altre carriere». Il ministro di Alleanza popolare
Enrico Costa (Affari regionali con delega per la Famiglia), già vice di Andrea Orlando alla Giustizia, sposa la linea del dialogo con le toghe che chiedono
di poter intervenire nel dibattito sul referendum costituzionale di ottobre. Costa parla anche della riforma del Consiglio superiore della magistratura
e individua nel presidente dell`Associazione nazionale magistrati, il giudice
Piercamillo Davigo, «il migliore alleato del governo» contro il sistema delle correnti.
Molti magistrati si stanno schierando a favore del No al referendum. Siete preoccupali? «Mi consenta la battuta. Se il magistrato si schiera per il No non è detto che non favorisca il Sì».
L`Anm riunirà il suo «parlamentino» per decidere se schierarsi o meno. È opportuno? «Un dibattito alto di merito, sui valori e sui principi, non deve escludere nessuno soggetto della società civile e delle istituzioni. Invece, ho ritenuto stonato l`atteggiamento dell`Anm sulla responsabilità civile dei magistrati e sulle ferie. Temi sui quali, come si è visto, non ci sono state le conseguenze traumatiche da loro paventate».
Al Csm le correnti ancora dettano legge sulle nomine e sui pareri al ministro. «Ritengo che Davigo sia un uomo intelligente ed efficace
nella comunicazione. Sarebbe bello che queste sue virtù le orientasse anche verso le criticità generate dal sistema delle correnti. Davigo può essere il
“grande alleato” del governo su questo tema. Oggi al Csm ogni intervento, e mi riferisco anche ai pareri sulle leggi dati al ministro, è finalizzato alla ricerca del consenso. Ma il Csm non è il Parlamento».

Il presidente Davigo ha detto che «la situazione sta migliorando» nei rapporti con la politica e magistratura. E d`accordo? «Mi sono fatto l`idea che Davigo ha ottenuto un grande consenso proprio perché il
consenso non lo ha cercato. Per il governo è l`interlocutore giusto. Noi non dobbiamo avere paura di Davigo».
Va scardinato il sistema elettorale che consente un controllo delle correnti sul Csm? «Dovremmo fare una riflessione seria, come l`abbiamo
fatta sui partiti, su cosa sono diventate le correnti. Se noi diciamo che il magistrato deve rispondere solo davanti alla legge, siamo certi poi che questa
affermazione sia compatibile con la trasformazione che hanno avuto le correnti?».
Il lodo Falanga sulla prescrizione è la strada giusta? «Si comincia a ragionare su soluzioni che possono portare a una convergenza. D`altronde,
le Camere penali hanno più volte evidenziato la necessità di una corsia preferenziale per i processi per reati commessi contro la Pubblica amministrazione». Dino Martirano

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile