L’INTERVISTA/3: Migliore: via a nuovi concorsi per i magistrati (Il Mattino)

IL MATTINO

Migliore: via a nuovi concorsi per i magistrati

Lun.16 – «Conosco e stimo il presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara: proprio per questo mi permetto di dire che considero le sue parole un infortunio». Va dritto al punto il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. E il punto di partenza resta l`intervento dell`alto magistrato sulla vicenda del presunto attentato contro il procuratore partenopeo Giovanni Colangelo. A margine di un convegno dell`Associazione nazionale magistrati Ferrara aveva detto: «L`obiettivo che la camorra sperava di perseguire per le vie cruenti e criminali di togliere un magistrato di rilievo ed efficiente come Colangelo da capo della Procura di Napoli si realizzerà tra qualche mese per effetto di una scelta del legislatore che anticipa indiscriminatamente il termine di collocamento a riposo dei magistrati».
Perché parla di «infortunio»? Ferrara ha anche precisato alle
agenzie il proprio pensiero. Perché il presidente del Tribunale di Napoli è uomo notoriamente prudente e sempre equilibrato. Non si può mai paragonare o accostare in una vicenda simile la criminalità organizzata alle decisioni legislative. Gli uffici giudiziari non sono mai legati a una persona, anche se ovviamente a rappresentarli nelle loro forme più alte ci sono sempre gli uomini. A Napoli la Procura rimane un presidio di giustizia: per questo
credo che quando se ne parla sia sbagliato sovrapporre più cose. Inoltre, e lo voglio dire con pacatezza: prima o poi tutti vanno in pensione. Ciò premesso, lasciatemi ribadire la vicinanza, la solidarietà, l`affetto e la riconoscenza nei confronti di una straordinaria persona e di un grande magistrato come Giovanni Colangelo. Lo dico non solo a titolo personale ma anche a nome di tutto il governo e naturalmente del ministero della Giustizia».
Ma quelle minacce svelate da un collaboratore di giustizia preoccupano e indignano. Non crede? «Certamente. Il quadro delle notizie diffuse nei giorni scorsi svelano una situazione che desta allarme e, nello stesso tempo, rappresentano il riconoscimento del lavoro che
Colangelo sta facendo con encomiabile efficacia sia in termini di contrasto alla criminalità organizzata che di riorganizzazione degli uffici giudiziari».
Lei ovviamente difenderà la riforma che ha determinato l`abbassamento dell`età pensionabile dei magistrati. «E una riforma sulla quale peraltro tanta parte della magistratura si è dichiarata molto favorevole. Alla fine noi abbiamo guardato al complesso della pubblica amministrazione, dopodiché è chiaro che non vorremmo mai che soprattutto alcuni magistrati restassero nel loro ruolo per lo straordinario ruolo che hanno maturato negli incarichi apicali. Se io potessi scegliere alcune figure come quelle di Colangelo non le vorrei vedere mai in pensione, ma bisogna anche pensare a preparare il ricambio».
Arriveranno nuovi magistrati? Ci saranno nuovi concorsi? «Non subito. E non voglio parlare di numeri. Quel che posso confermare è
sicuramente l`intenzione da parte del ministero della Giustizia di fare nuovi
concorsi e di immettere nuovo personale. Non solo giudiziario, ma anche amministrativo. Perché è nostra intenzione quella di far funzionare al meglio la macchina della giustizia, che resta elemento qualificante del programma di
questo governo».
Uno dei temi più scottanti resta quello dei tempi di attesa, sia in
termini di passaggio dalla fase delle indagini preliminari che di
completamento dei processi. A Napoli la camorra corre spesso più velocemente di quanto non lo faccia la giustizia, e anche questo è un tema di riflessione, non crede? «Il tema di velocizzare i processi esiste e per questo intendiamo rinforzare le risorse umane e materiali. La
questione certamente esiste, nonostante ci sia una grande capacità della magistratura e una specificità territoriale che a Napoli rende più complessa tutta la situazione. Potenziare gli organici, come dicevo prima, non basta e non esaurisce i problemi».
E dunque? «Intendiamo puntare a riformare il processo sia civile che penale: non vorrei dimenticare che è proprio il processo civile quello che paga e sconta le conseguenze maggiori dei ritardi. Stiamo lavorando in questo senso per costruire gli strumenti di maggiore efficienza del sistema».
Abuso d`ufficio. Raffaele Cantone propone dei cambiamenti, rivedendo la fattispecie del reato o differendo la sospensione del giudicato. Che cosa ne pensa? «Sono due profili diversi. La fattispecie del reato se va rivista deve essere rivista sulla base delle casistiche registrate in questi anni e dunque deve essere un atto predisposto attraverso uno studio affidato a una commissione di tecnici, magistrati e docenti universitari. L`argomento non è comunque all`immediato ordine del giorno. Per quanto riguarda invece i temi della legge Severino si deve prima di tutto uniformare la disciplina giuridica tra amministratori e i parlamentari, perchè adesso c`è un regime diverso. Una parola molto importante la dirà la Corte Costituzionale. Poi ci sono anche certi abusi d`ufficio che diventano casi nazionali, penso alla vicenda del governatore della Campania De Luca, che poi in appello vengono smontati. E peccato che la decisione di appello non abbia mai lo stesso impatto di quella di primo grado». Giuseppe Crimaldi

Foto del profilo di Andrea Gentile

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