MAGISTRATI: Anm da Mattarella: le toghe rifuggono dalle polemiche (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Anm da Mattarella: le toghe rifuggono dalle polemiche

ROMA. Non è detto che le tensioni siano archiviate. La campagna del referendum costituzionale potrebbe accendere nuove polemiche tra magistratura e politica, tra toghe e premier, proprio come è successo nelle scorse settimane. Di certo nell’incontro di ieri al Quirinale tra Sergio Mattarella e una delegazione dell’Associazione nazionale magistrati, guidata da Piercamillo Davigo, è stata confermata una tregua dopo che nei giorni più forti di tensione proprio il capo dello Stato era intervenuto riservatamente per svelenire il clima.
La visita era da tempo in agenda ma è significativo che in una parte del comunicato (seguito al colloquio), si parli anche di uno dei temi di frizione: se e come la magistratura possa intervenire nella campagna per il sì o il no. E nel testo si legge che nel rivendicare il diritto dei magistrati di intervenire «sui temi relativi alla giustizia e su quelli di rilevanza costituzionale», l’Anm ha evidenziato «l’importanza dei principi del proprio codice etico, che richiedono equilibrio e misura nell’espressione delle proprie opinioni, nel rispetto verso tutte le altre Istituzioni».
Un ribilanciamento dopo la bufera seguita all’intervista (smentita) di un componente del Consiglio superiore della magistratura, Morosini, proprio sulla campagna per il “no” al referendum. Nel testo si legge anche: «La magistratura ha come unico obiettivo la funzionalità della giustizia e rifugge da sterili polemiche che potrebbero essere strumentalizzate e offuscare la credibilità dell’ordine giudiziario». Dal Quirinale perfetta adesione al comunicato. «Ora il clima è positivo», dicono dal Colle. Li. P.

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