LA STAMPA
Autodisciplina delle toghe
Il Csm ci sta lavorando
Ma il Quirinale spera che la tregua politici-giudici
diventi stabile e non ci sia bisogno del Codice
ROMA. La tregua regge. Per quanto ancora magistrati e politici riusciranno a
trattenersi, nessuno lo può sapere. Magari la zuffa riprenderà alla prossima inchiesta, più virulenta che mai. Però intanto certi segnali inducono a ben
sperare. Il premier evita di gettare benzina sul fuoco, addirittura augura «buon lavoro» alle toghe. Nel campo della magistratura non si segnalano attacchi al governo. E chi immagina una regia, dietro questo abbassamento dei toni, sicuramente non sbaglia.
L`arbitrato del Colle
L`ultima cosa che il Quirinale metterà in piazza è il ruolo di Mattarella. Dunque mai là confesseranno se la frenata di Renzi nasce da qualche suo
consiglio. Tantomeno diranno quali iniziative sono maturate rispetto alle toghe. Si sa solo che negli ultimi giorni sono stati piuttosto fitti i contatti telefonici con Legnini, vice-presidente del Csm (il numero uno è Mattarella). Ieri Legnini è stato ricevuto al Quirinale, e come al solito il comunicato nulla svela sui contenuti del colloquio. Ma qualcosa è filtrato da altri palazzi istituzionali.
Dove si conferma che il Capo dello Stato sta adoperandosi per mettere pace tra i belligeranti. E si aggiunge che forse non ci sarà nemmeno bisogno
di adottare codici deontologici, o di disciplina, per mettere in futuro un argine alle esternazioni dei magistrati.
Vietata la «militanza»
Qualcuno insinua che Renzi (non altrettanto il ministro della Giustizia Orlando, il quale se ne tiene fuori) vedrebbe di buon occhio un regolamento dove si specifichi come dovranno regolarsi i magistrati durante la prossima campagna referendaria. Non si desidera un bis di quanto accadde nel referendum del 2006, quando intere correnti della magistratura si tuffarono nell`agone.
Legnini sta valutando la possibilità di mettere questo codice nero su bianco, su proposta di una parte della stessa magistratura associata. Stamane
incontrerà i capigruppo del Csm per una valutazione preliminare. L`idea-guida consiste nel fissare alcuni paletti, oltre i quali la legittima manifestazione delle idee si trasformerebbe in una «militanza» del tutto inopportuna. Ma ci sono alcune controindicazioni.
Anzitutto, non è facile classificare i comportamenti «vietati»: le interviste sì le relazioni ai convegni no? Una dichiarazione va bene e due sono troppe? Inoltre, un regolamento che desse l`impressione di imporre un bavaglio alle toghe avrebbe l`effetto opposto, di far riesplodere le tensioni. Ecco perché le perplessità sono tante e, a quanto risulta, manifestate pure in altissimo loco.
Colloqui di pace
Di positivo c`è che nelle prossime ore tutti parleranno con tutti. Legnini andrà in visita domani da Orlando. Entrambi incontreranno oggi (separatamente) la nuova giunta dell`Anm guidata dal battagliero
Davigo. Il quale giovedì sarà ricevuto dal presidente del Senato Grasso, e il 30 maggio salirà al Colle da Mattarella. Tanti colloqui per costruire, dopo
la tregua, una durevole pace. UGO MAGRI