MAGISTRATI: Csm, tensioni per le nomine (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Csm, tensioni per le nomine
E Renzi frena sulla riforma

ROMA. Il premier Matteo Renzi non esclude la fiducia al Senato sulla riforma penale che contiene nuove regole sulla prescrizione dei reati (più lunga) e sulla pubblicità delle intercettazioni. La fiducia su un tema così delicato, però, non piace ad Ap: «Ne abbiamo già votate 54, ci vuole più cautela», frena il capogruppo Renato Schifani. Il presidente del Consiglio, poi, dopo aver parlato giorni fa di «barbarie giustizialista», ora dice che è «pronto a
incontrare» il presidente dell`Anna, Piercamillo Davigo. Il quale, dopo un
faccia a faccia con il presidente del Senato Grasso, ammette: «Mi
pare che la questione sia migliorata negli ultimi giorni». Renzi, però, si
riserva l`ultima parola: «Le valutazioni sui giudici me le tengo per me, parlerò quando sarò un privato cittadino…». Sulla riforma del Csm, annunciata «per l`estate» dal ministro Orlando, Renzi frena: «Non è la priorità, l`importante che si facciano i processi». Però il Guardasigilli (ieri era a Londra con il presidente dell`Anac Cantone) ha incassato un importante
riconoscimento dal premier David Cameron: «Sulla lotta alla corruzione bisogna imparare dall`Italia…». Al Csm, intanto, le opposte fazioni dei togati hanno scatenato un duro scontro sulla nomina del procuratore di Cagliari
(rinviata, con tanto di secretazione della seduta perché sono entrati in
plenum atti giudiziari sui candidati) mentre sono andate a buon fine le
nomine del procuratore di Cosenza (Spagnuolo) e di Genova (Cozzi). Il
vicepresidente Giovanni Legnini ha pure invitato i relatori fare presto con le
motivazioni sui tre candidati (Nobili, Greco e Melillo) per la battaglia
campale che si prepara (a ridosso delle elezioni) per eleggere il nuovo
procuratore di Milano.

Foto del profilo di Andrea Gentile

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