IL CORRIERE DELLA SERA
I dubbi del Csm sulla proroga delle pensioni
ROMA. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura si appresta a dare un parere negativo sul decreto legge che proroga l`età pensionabile per
14 alti magistrati della Cassazione. Il provvedimento varato dal governo ad agosto, ora all`esame della commissione Giustizia della Camera, è stato giudicato iniquo dalla VI commissione di Palazzo dei Marescialli perché introduce «disparità di trattamento tra i giudici di legittimità e di merito,
ponendo in discussione il principio» costituzionale che garantisce «pari dignità di tutte le funzioni giurisdizionali». Il Csm contesta la selettività del
decreto che permette a 14 alti magistrati, compresi il primo presidente e il procuratore generale della Cassazione, di rimanere in servizio un anno
in più rispetto all`asticella fissata per tutte le altre toghe.
Il governo si è giustificato sostenendo che l`«intervento chirurgico» riguarda i vertici di uffici giudiziari di primaria importanza. Ma ora Il Csm, come già sostenuto in precedenza dal sindacato delle toghe (l`Anm), auspica che, in sede di conversione del decreto, il Parlamento riporti l`età pensionabile di
tutti i magistrati a 72 anni senza alcuna eccezione.
Sempre oggi, il plenum dovrebbe terminare Mungo lavoro di «taglia e cuci» sul nuovo regolamento del Consiglio (basta nomine «a pacchetto», trasparenza per i lavori delle commissioni) che presto sarà sottoposto al
vaglio del capo dello Stato nella sua qualità di presidente del Csm. D. Mart.