MAGISTRATI: Il “salva Canzio” verrà esteso a tutti (Il Fatto Quotidiano)

IL FATTO QUOTIDIANO

La proroga è legge. Il Colle evita lo schiaffo al governo, ma il testo sarà cambiato
Il “salva Canzio” verrà esteso a tutti

Confermato. Non andrà in pensione a fine dicembre il presidente della Cassazione Giovanni Canzio. Insieme a pochi altri colleghi magistrati, anche loro in ruoli apicali alla Suprema Corte o al Consiglio di Stato, Corte dei conti e Avvocatura dello Stato, godrà della proroga di un anno stabilita dal decreto legge approvato il 30 agosto e voluta per lui dal premier Matteo Renzi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il provvedimento, già in Gazzetta Ufficiale, dunque esecutivo. Il Quirinale, nonostante le perplessità iniziali su una norma a favore di pochissime persone, meno di 40 magistrati, a discapito di tutti gli altri colleghi dirigenti e con gli stessi requisiti anagrafici, ha dato il via libera non avendo mai neppure ipotizzato uno scontro con Renzi.
Si era detto di una possibile modifica del decreto, bollato come incostituzionale dall`Associazione nazionale magistrati (il sindacato delle
toghe) prima della firma di Mattarella, ma questa mossa – hanno concordato Quirinale e Palazzo Chigi – metteva in difficoltà di immagine il governo, inguaiato dalla crisi economica, dal post terremoto e dal referendum. Allora, per evitare uno scontro a muso duro con i magistrati, mai così
uniti da molti anni come sulla bocciatura di questo decreto, è stata passata la palla al Parlamento che deve convertirlo in legge. Dovrebbero essere
presentati emendamenti sia dalla maggioranza sia dalle opposizioni. Così si dice nei corridoi della politica, ma anche a Palazzo dei Marescialli.
Ieri, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha fatto capire ad alcuni consiglieri che la modifica ci sarà: resterebbe la proroga di un anno
per coloro che non hanno compiuto 72 anni entro il 31 dicembre 2016, non solo, però, come prevede il decreto, per i vertici di Cassazione e degli altri organi citati nel testo, ma per tutti. Verrebbe così a cadere il trattamento discriminatorio evidenziato dall`Anm che ha parlato di un decreto che ha creato “magistrati di serie A e di serie B, provocando un grave vulnus costituzionale”.
Nessun plenum straordinario del Csm, come aveva chiesto il consigliere Aldo
Morgigni, dato che ormai il decreto è esecutivo, ma la competente Sesta commissione, presieduta dal consigliere Luca Palamara, si è già messa al lavoro per scrivere un parere prima del voto. La speranza, anche se gli appelli
dei magistrati al governo sono caduti nel vuoto, è che il Parlamento possa modificare questo decreto indigesto alle toghe di qualsiasi corrente.
SE LA PROROGA dovesse estendersi, senza disuguaglianze, si fermerebbe per un anno la corsa al posto di procuratore di Napoli ricoperto da Giovanni Colangelo e ambito – tra gli altri – da Giovanni Melillo, capo di Gabinetto del
ministro Andrea Orlando.
Il Guardasigilli, ieri, ha voluto sottolineare che il provvedimento “ha l`obiettivo di assicurare il funzionamento della Cassazione”, come se le
altre realtà giudiziarie non affogassero nell`arretrato. Orlando, però, ha lasciato una porta aperta: “Vedremo cosa deciderà il Parlamento”. ANTONELLA MASCALI

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile