LIBERO
Le elezioni per il rinnovo del Comitato direttivo
L`Anm si sposta a destra. Boom Davigo: è il più votato
ROMA. In soffitta la pregiudiziale anti-berlusconiana, i magistrati si spostano a destra e scelgono come portabandiera Pier Camillo Davigo, l`ex pm del pool Mani pulite. L`attuale consigliere di Cassazione è stato il magistrato più votato, con oltre mille preferenze incassate, alle elezioni per il rinnovo del Comitato direttivo centrale dell`Associazione nazionale magistrati, il parlamentino delle toghe. La lista fondata da Davigo nel 2015, Autonomia e indipendenza, nata da una scissione di Magistratura indipendente, la corrente moderata dell`Anm che fa riferimento al sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, ottiene 1.240 voti. Un trionfo, per una sigla all`esordio. «Non era mai accaduto, nella storia centenaria dell`Anm, che un gruppo in un anno di vita
ottenesse una simile affermazione», esulta il gruppo fondato da Davigo e Alessandro Pepe. Autonomia e indipendenza ottiene sei seggi del parlamentino, piazzandosi al quarto posto tra le varie liste. I risultati sono ancora provvisori, ma Unità per la Costituzione, i centristi di Unicost, ottiene 2.252 voti (13 seggi, uno in più rispetto alla tornata precedente). Al secondo
posto si piazza Area, il cartello di sinistra che tiene insieme Magistratura
democratica e Movimento per la giustizia, con 1.811 voti che fruttano nove seggi. Tre in meno rispetto al parlamentino uscente. A completare il quadro del podio c`è Magistratura indipendente, l`ex corrente di Davigo, costretta ad accontentarsi di 1.589 voti, pari a otto seggi. Anche in questo caso, i seggi in meno rispetto alla consultazione precedente sono tre. Da qui la conclusione: Davigo e la sua lista hanno pescato consensi trasversali tra le componenti nelle quali si riconoscono i 7.333 magistrati che hanno partecipato all`elezione. A perdere, infatti, sono stati sia i moderati di MI, sia la sinistra di Area. Davigo è riuscito a intercettare il malumore delle toghe, che hanno più di un motivo di risentimento nei confronti del governo: dalla riduzione delle ferie alla nuova norma sulla responsabilità civile, passando per i richiami del
premier alla produttività della categoria. Quando i risultati saranno definitivi e si conosceranno i nomi dei 36 componenti del Comitato, il nuovo parlamentino si riunirà per eleggere il nuovo presidente in sostituzione di Rodolfo Sabelli. Probabile il varo di una giunta unitaria. Appuntamento al 19 marzo. T.M.